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Il segreto dei suoi occhi di Juan José Campanella

Esposito (Ricardo Darin) ha due ossessioni: il caso Morales, una ragazza violentata e uccisa, e il suo amore mai dicharato per il suo nuovo capo, il pm Irene (Soledad Villamil). Due ossessioni che con il passare degli anni non si affievoliscono e non smettono di intrecciarsi fino quasi a fondersi. Nella prima ossessione vede il riflesso idealizzato della seconda, perché l'amore disperato del vedovo Ricardo (Pablo Rago) ai suoi occhi è infinito e puro come quello che vorrebbe manifestare ad Irene. Nonostante siano passati parecchi anni da quell'indagine e da quel folgorante amore, Esposito, oramai in pensione, ancora ci pensa perché sente che entrambe le storie non sono finite per niente bene. Scopriva infatti che l'assassino è uno psicopatico (Javier Godino) protetto dal governo per il quale svolgeva lavori sporchi. L'amico e collega nell'investigazione Pablo (Guillermo Francella), autodistruttivo dalla battuta sempre pronta, essenziale per una sua intuizione nello svolgimento dell'indagine, ci rimetteva la vita da eroe morendo al posto suo. Per aver messo i bastoni tra le ruote dei potenti, tra questi c'è anche il capo di Irene, Esposito veniva trasferito di punto in bianco lasciando incompiuta la sua situazione con la donna che ama. Un romanzo su queste due storie parallele potrebbe risolvere tutto.

Tra passato e presente, le due storie vanno avanti tra i ricordi forse alterati di lui. Esposito forse ha vissuto o forse ha immaginato l'addio strappalacrime alla stazione dei treni, con le mani sue e di Irene che si toccherebbero se non fosse per il vetro dello scompartimento. Un'immagine questa che sfocata apre il film e viene riproposta più o meno a metà finalmente nitida solo perché però scritta nero su bianco nella pagine del romanzo che Esposito ha scritto e portato ad Irene.

Definire Il segreto dei suoi occhi (El secreto de sus ojos) di Juan José Campanella un giallo-thriller è senz'altro riduttivo. È un film innanzitutto sulla memoria e sugli scherzi che questa può compiere nel corso del tempo. Ma è anche una pellicola romantica, nel senso più generale del termine, perché Esposito è un incompiuto, era un insoddisfatto inquieto già prima che la storia avesse inizio. Incompiuta è la sua vita sentimentale, tra un matrimonio finito male e il suo amore mai sbocciato, mai dichiarato e contraccambiato per Irene. Eppure ciò che si cerca di nascondere per paura e pudore spesso emerge contro la nostra volontà perché il corpo spesso parla più delle parole. Pablo nota immediatamente il sentimento di Esposito per Irene, anche Irene di conseguenza se ne accorge ma aspetta che a fare la prima mossa sia lui, passo che non arriva mai se non timido o quando è ormai troppo tardi. Brutalmente interrotta è la felice storia d'amore di Ricardo Morales e di sua moglie, incompiuta contro la loro volontà da un pazzo che esce di galera dopo pochi giorni perché al soldo di potenti ai vertici dello Stato (siamo verso la fine degli anni '70). Esposito esce dall'indagine sconfitto da un potere più grande di lui, senza più il collega e amico morto al suo posto, affascinato se non invidioso dell'amore eterno di Ricardo per la defunta moglie, del suo dolore composto ma capace di compiere anche gesti inaspettati. Su tutto però, e per fortuna, c'è uno sguardo spesso ironico che non risparmia nessuno colpendo più di tutti Esposito e la sua, per certi versi, assurda situazione.

L'argentino Il segreto dei suoi occhi a sorpresa ha vinto quest'anno l'Oscar come miglior film straniero sbaragliando rivali più meritevoli come Il nastro bianco, il bellissimo film di Haneke su una comunità protonazista già vincitore della Palma d'oro.

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