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Non si deve profanare il sonno dei morti di Jorge Grau

Edna (Cristina Galbo) fa retromarcia con la sua auto e danneggia la motocicletta di George(Ray Lovelock, in un ruolo simile a quello giĆ  affrontato ne Il delitto del diavolo). Da questo banale incidente iniziano per i due i guai seri. Scoprono infatti per caso un insetticida a onde elettromagnetiche che oltre a far fuori gli insetti fa ritornare in vita i morti.

George e Edna soli contro tutto, contro i vivi prima che con gli zombies. Contro una potente multinazionale sicura dell'infondatezza delle loro accuse, avversari della polizia scettica anzi accusatoria di essere loro, hippie e drogati, la causa di alcune morti, contro i morti viventi che iniziano a resuscitare dal cimitero e dall'obitoro dell'ospedale.

Non si deve profanare il sonno dei morti (da noi ĆØ uscito anche come Da dove vieni?) ĆØ un film disperato in cui non v'ĆØ traccia d'ironia.

Produzione ispanico-italiana sceneggiata dagli italiani Sandro Continenza e Marcello Coscia e diretta da Jorge Grau, la pellicola vanta gli effetti makeup di Giannetto De Rossi, un nome una garanzia, fido collaboratore di Lucio Fulci nei suoi lavori migliori a cavallo tra gli anni '70 e '80.

La scena con la botola della cripta che si chiude secondo me ĆØ stata omaggiata da Pupi Avati nel suo Zeder.

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