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Sweeney Todd di Tim Burton

Dicono alcuni che Tim Burton dia il meglio di sé quando ha a che fare con un musical, inizia un suo film con una lunga immagine sfacciatamente falsa che riprende scenografie palesi, e ha per protagonista un emarginato, un individuo che vive fuori dagli schemi, fuori e dentro la società. Il tutto in un misto di crudeltà e ironia. Già in Beetlejuice la prima inquadratura è un piano sequenza sul modellino creato da Alec Baldwin e Geena Davis. Certo, e tagliamo corto, con Nightmare before christmas, Tim Burton raggiunge in questo senso una vetta mai più raggiunta, peccato che il film sia firmato anche da Henry Selick. Ma questo è un altro punto, Nightmare before christmas è, fino ad ora, il suo capolavoro. Con Sweeney Todd siamo da quelle parti, ma alcune cose ci sono sembrate un po’ più vicine al Tim Burton recente che a quello vecchio stile, Nightmare before christmas tanto per ribadire. La storia è violenta, la più violenta che il regista di Burbank abbia mai raccontato, inizia con un’immagine volutamente fittizia, ha per protagonista un rifiuto della società, ed è un musical, proprio come Nightmare before christmas. Essendo un musical mi sembra il minimo partire dalle canzoni. Rispetto ai magnifici brani abitualmente scritti da Danny Elfman, qui il regista ha dovuto optare per Stephen Sondheim e Hugh Wheeler, e per ovvie ragioni visto che il film è tratto da un loro musical teatrale. E la differenza si sente. Un film di Burton senza la musica di Elfman fa uno strano effetto, un po’ come vedere una persona senza un arto. Le canzoni in un certo senso sono un po’ troppo mielose, sia che si canti di amori che di vendetta. Anche alcuni brani di Nightmare before christmas sono mielosi ma lì, nella storia, c’era un tocco decisamente più poetico che non stonava con il resto. Forse è anche per questo che, i brani musicali, ci sono sembrati più simili a una filastrocca che a canzoni vere e proprie. Di canzoni comunque ce ne sono tante, ma adesso come adesso non sono in grado di fischiettarne una. Non sono canzoni brutte, sia chiaro, sono semplicemente canzoni che si dimenticano. E nonostante ciò riescono a condurre personaggi e spettatori alla fine tragica e inevitabile del film. Una musica, quindi, che fa il suo lavoro senza sforzarsi troppo, potremmo dire in conclusione. Un po’ come il regista che fa un bel compitino, per carità, ma conoscendo le sue potenzialità non si può che rimanere con la gola un po’ asciutta.
Insomma Sweeney Todd non aggiunge niente di nuovo al Tim Burton che già conosciamo.

Johnny Depp – Sweeney Todd/Benjamin Barker
Elena Bonham Carter – Signora Lowett
Alan Rickman – Giudice Turpin
Timothy Spall – Beadle
Sacha Baron Cohen – Pirelli
Jamie Campbell Bower – Anthony
Jayne Wisener – Johanna
Ed Sanders – Toby
Laura Michelle Kelly – barbona

Sceneggiatura – John Logan
Fotografia – Dariusz Wolski
Scenografie – Dante Ferretti (vincitore per il film del Premio Oscar)
Arredatore – Francesca Lo Schiavo (vincitrice per il film del Premio Oscar)
Costumi – Colleen Atwood
Trucco – Neil Scanlan, Lisa Pickering, Christine Greenwood, Ve Neill
Effetti speciali – Keith Dawson, David Watson Jr., Hayley J. Williams, Joss Williams, Victoria Williams
Effetti visivi – Gary Brozenich, Graham Cristie, Chas Jarrett, Alexis Wajsbrot
Montaggio – Chris Lebenzon
Qualcuno di voi ha mai visto Macellai (Bloodthirsty butchers) il film di Andy Milligan ispirato ai personaggi di Sweeney Todd, Lowett e Johanna?

11 commenti

Alberto Di Felice ha detto...

Questo film è meraviglioso, e i pezzi del musical da cui è tratto sono bellissimi. Peccato qui in Italia non li conoscesse nessuno.

Roberto Junior Fusco ha detto...

Un buon film, minore se si considerano Nightmare before christmas, Ed Wood, Mars Attacks!, altra pellicola dove si uccide per sport, Edward mani di forbice e Batman: il ritorno.
Il musical da qui è tratto questo Sweeney Todd sarei curioso di vederlo.
Alcune cose mi sono proprio piaciute, come la lunga scena di quando Todd rovina l'esibizione a Pirelli, aiutato dalla signora Lowett. Altre cose sono decisamente più nere, più burtoniane, ma c'è da dire anche che la storia essendo non scritta da lui non può essere sua al 100%.
L'unica eccezione la fa, in questo senso, Ed Wood. Ma lì si parlava di cinema, e di un regista veramente coraggioso e fuori dagli schemi, forse incapace, entusiasta, strano da morire.
Lì però c'era un bellissimo libro Ed Wood: Hollywood spazzatura, il libro di Rudolph Grey e una bellissima sceneggiatura del duo Scott Alexander e Larry Karaszewski

Roberto Junior Fusco ha detto...

Lì però c'era un bellissimo libro Ed Wood: Hollywood spazzatura, di Rudolph Grey e una bellissima sceneggiatura del duo Scott Alexander e Larry Karaszewski. Gli stessi di Larry Flint e Man on the Moon.

Ale55andra ha detto...

E vogliamo parlare di quel finale? Per me solo il finale è un piccolo capolavoro. Certo il film non è esente da difetti, però secondo me è pari agli altri grandi film del regista, come ad esempio Ed Wood o Edward mani di forbice.

Anonimo ha detto...

Considerando che a me Burton piace poco e speravo che questo film fosse cattivo ed avesse una svolta... la tua recensione non mi lascia ben sperare.

Anonimo ha detto...

Sono abbastanza d'accordo con te. Lo vidi all'uscita del film, piena di aspettative... in parte deluse. Ma se vuoi puoi leggere quello sche scrissi a suo tempo.

Luciano ha detto...

A me piacque molto, diciamo che la parte più "debole" (il musical) secondo me "accompagna bene" il clima generale del film. Certo, Burton ha girato film migliori ma questo merita una visione anche da parte di chi non è un appassionato del regista. Il finale, concordo con Ale55andra, è bellissimo come anche la sequenza "a colori".

Roberto Junior Fusco ha detto...

Ale55andra, il finale è bello anche se prevedibile. Rispetto a Ed Wood e Edward mani di forbice, secondo me, siamo una tacca sotto.
Alice, un'occhiata dagliela lo stesso, non è poi così malvagio.
Lilith, passo appena possibile.
Luciano, è piaciuta anche a me la sequenza a colori. Così come sono d'accordo che la parte meno riuscita del film sia proprio quella musical. Credo di ricordare la tua recensione.
Un saluto a tutti!

Anonimo ha detto...

Anch'io trovo Nightmare Before Christmas una vetta, se non La vetta, nel cinema burtoniano.
Bye!

Anonimo ha detto...

lo guarderò sicuramente lo stesso...
Sai, per la frase "mio fratello è figlio unico perché non ha mai giudicato un film senza prima vederlo"...

Roberto Junior Fusco ha detto...

Sono d'accordo. E poi se mi citi uno dei pochi che non mi fa vergognare di essere italiano mi inviti a nozze!