Affliction di Paul Schrader
Wade, comunque per carattere, nella vita ha accumulato esperienze negative, verrebbe da dire solo quelle, che dentro di lui si agitano nel tentativo di trovare una via di fuga. Una serie di eventi lo porterà a prendere, una volta per tutte, coscienza del fatto che è quello che è: un perdente e un disadattato. E il perdente Wade, quando prende coscienza di sé, accetta di precipitare nel baratro che il suo ruolo impone, e il fatto che ciò significa uscire per sempre di scena. Lui con questo mondo non va proprio d’accordo.
Da brividi l’interpretazione di Nick Nolte (anche produttore esecutivo della pellicola), molto probabilmente la migliore della sua carriera.
Oscar a James Coburn come miglior attore non protagonista.
Fotografia – Paul Sarossy
Scenografie – Anne Pritchard, Michael Beaudet
Costumi – François Laplante
Montaggio – Jay Rabinowitz (collaboratore abituale di Jim Jarmusch ha lavorato anche in Io non sono qui)
Musiche – Michael Brook
7 commenti
Ammetto che non lo conoscevo, però il tuo post e il cast di tutto rispetto mi invogliano al recupero.
Vedilo. Deprimente. Molto deprimente ma vale la pena.
ma dici davvero? a me ha rotto i coglioni come pochi altri film nella storia!
Questo film non l'ho ancora visto.
Mario, dico sul serio! Dici che a te ha rotto i coglioni, in un certo senso t'invidio.
Luciano, procuratelo che sono curioso di sapere che ne pensi. Essere entusiasta per un film che deprime è strano però adesso che ci penso...
L'ho visto una sola volta, poi ho tentato di registrarlo per una seconda visione, ma il timer era sballato. Ora aspetto...
Ricordo però che Nolte mi stava sempre più convincendo: prima è venuto Cape Fear, per ultimo Addio al re.
Un film strano comunque, per il quale non diresti mai che Nolte, come protagonista, è stato candidato all'Oscar...
http://iltorneodeglioscar.blogspot.com/
Il film è piuttosto strano e malato. Ma l'interpretazione di Nolte fa paura, certi suoi cambi di espressione mettono i brividi. Un film che può rompere le palle. Vedi il commento di Mario. Per me affascinante.
Posta un commento