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Barbara il mostro di Londra di Roy Ward Baker

La Hammer si era divertita non solo a reinterpretare i vecchi mostri hollywoodiani, mostri provenienti tutti (o quasi) dalla letteratura, di tanto in tanto contaminava questi personaggi dando origine a storie originali e bizzarre come nel caso di Barbara il mostro di Londra (Dr. Jekyll and Sister Hyde).
Nel film, ambientato dove lo si capisce dal titolo italiano, si narra del dottor Jekyll (Ralph Bates) il quale sperimentando su di sé un siero di sua invenzione di eterna giovinezza, ricavato dall’ormone femminile umano, si trasforma in una graziosa fanciulla, Barbara (Martine Beswick), che tutti credono sorella dello scienziato. Ora con una personalità, ora con l’altra, lo studioso uccide giovani prostitute (creando paura in città un po’ come accade per Jack lo squartatore) per procacciarsi l’ormone e migliorare il suo siero. In Jekyll/Barbara, che si sentono attratti dai fratelli vicini di casa Susan e Howard Spencer (Susan Broderick, Lewis Fiander), inizierà presto la lotta per decidere chi dei due dovrà sopravvivere.
Quello che Jekyll vuole è creare il siero della vita, conoscere il segreto dell’eterna giovinezza, come Frankenstein, senza stregoneria ma con la scienza. È chiaro che anche qui l’ossessione dello scienziato lo porterà all’abisso, all’autodistruzione, all’orrore.
Certo, non ci troviamo di fronte alla folle coraggiosa e geniale commistione di generi e codici che Brian De Palma farà tre anni dopo con Il Fantasma del palcoscenico (1974) ma il prodotto finale è comunque più che dignitoso, in perfetto stile Hammer.








In un’intervista al regista del film Roy Ward Baker fatta da Sergio Giuffrida e Teo Mora* si legge a proposito di Barbara il mostro di Londra:
«Era un film interessante, con un’idea molto buona. Vede, ogni film che uno fa, vorrebbe averlo fatto meglio, ovviamente. Era un’idea meravigliosa e il casting era meraviglioso, perché i due protagonisti si assomigliano talmente. Erano Martine Beswick e Ralph Bates, tutti e due molto bravi […] Non mi affascinava molto quell’aspetto da pseudo Jack lo squartatore; aggiungeva un aspetto che non era necessario. Penso che forse avremmo potuto sottolineare di più la schizofrenia, il complesso erotico. Penso che sarebbe interessante esprimere più direttamente, per il pubblico, cosa significhi per un uomo realizzare improvvisamente di essere una donna, e per una donna trovarsi nel corpo di un uomo, fisicamente, mentalmente, spiritualmente.
Non è solo una questione di travestitismo, si tratta di cambiare completamente. Ma probabilmente uno avrebbe dovuto prendere tutto troppo sul serio.
Vede, il film iniziò come un gioco: c’era un gruppo di gente a pranzo nella mensa degli studios, e si stava dicendo che Dracula era stato girato molte volte, e lo stesso Frankenstein e Jekyll, così era difficile trovare nuove idee. E Brian Clemens disse che aveva un’idea: Jekyll beve la pozione e si trasforma in donna. Tutti si misero a ridere, ma lui continuò a pensarci. In effetti aveva avuto un’ottima idea.»

* l’intervista è comparsa sia in Hammer e dintorni, che nel terzo volume Storia del cinema dell’orrore a cura di Teo Mora (Fanucci).



Sceneggiatura – Brian Clemens
Fotografia – Norman Warwick
Scenografie – Robert Jones
Costumi – Rosemary Burrows
Makeup – Trevor Crole-Rees
Special effects – Michael Collins
Montaggio – James Needs
Musiche – David Whitaker, Brian Clemens (canzone He’ll Be There)

Note:
-Il film è uscito in Italia nel 1975
-Caroline Munro (protagonista di Maniac di William Lustig) rifiutò il ruolo di Barbara per via delle scene di nudo
-Ralph Bates ha conosciuto sua moglie Virginia Wetherell sul set del film dove interpretava il ruolo della prostituta Betsy.
!!!
A proposito, da un po' di tempo collaboro con

5 commenti

chimy ha detto...

Molto interessante. Non conoscevo...

Actarus ha detto...

Questo film mi ha ricordato una pellicola che avevo quasi rimosso dalla capoccia, un'altra delle tante varianti al tema: Dr. Jekyll e Mr. Hyde - Sull'Orlo della Follia, una delle ultime interpretazioni di Anthony Perkins.
Pensa che è passato così tanto tempo dall'ultima volta che l'ho visto che non ricordo più se mi piacque o meno, ma immagino la seconda...tu lo conosci?

Roberto Junior Fusco ha detto...

Chimy, sì, tutto sommato non è malvagio.
Actarus,no, non lo conosco, e chiaramente mi hai messo curiosità.
La migliore trasposizione per me rimane quella di Rouben Mamoulian.

Actarus ha detto...

Tranquillo ci pensa lo Zzzio a placare la tua curiosità ;)

Per quanto riguarda le varie trasposizioni io sono più legato, ma semplicemente perchè è stato forse il primo film sull'argomento che ho visto, al Dr. Jekyll e Mr. Hyde con Spencer Tracy. Te lo ricordi?

Roberto Junior Fusco ha detto...

Cavolo se l'ho visto. È il mio secondo preferito dopo quello di Mamoulian. Ho provato a cercare quello con Perkins su Adunanza ma non l'ho trovato.