Occhi senza volto di George Franju
Il medico Génessier (Pierre Brasseur) insieme alla sua assistente Louise (una Alida Valli glaciale e fragile allo stesso tempo) rapiscono e uccidono delle giovani ragazze, tutte bionde e con gli occhi azzurri, per ricostruire il volto sfigurato della figlia di lui, Christiane (Edith Scob), data per morta ma in realtà segregata nella villa di famiglia.
Sui loro traffici si metteranno presto di mezzo due ispettori (Alexandre Rignault, Claude Brasseur), il fidanzato di lei, Jacques, (François Guérin) nonché la stessa Christiane sempre più combattuta tra il pensiero che il suo volto non tornerà mai più quello di un tempo, e il rimorso nell’essere complice, suo malgrado, delle sparizioni dei corpi delle sventurate fanciulle.
Diretto nel 1959 da George Franju, (Piena luce sull’assassino, Il delitto di Therese Desqueyroux, L’uomo in nero, L’amante del prete) Occhi senza volto (titolo originale Les yeux sans visage) è costruito magistralmente miscelando bene diversi elementi come l’horror, il thriller, il poliziesco e il dramma. Horror per la storia macabra: le inquadrature degli interventi chirurgici, tanto per fare un esempio, furono tagliate in Italia*; thriller per i numerosi momenti di tensione: pensiamo ai diversi pedinamenti della Valli; il poliziesco per l’indagine dei due ispettori i quali all’inizio, chiaramente, investigando sulle sparizioni delle ragazze non le collegano con Génessier; poi c’è il dramma, soprattutto psicologico, della protagonista e anche del suo fidanzato che qualcosa intuisce del mistero ma non capisce cosa. A ben vedere tutti i protagonisti del film, incluse le vittime, vivono un loro dramma e un loro personale orrore, e sono legati tra loro da un rapporto che non è mai paritario come nel caso di Louise assoggettata totalmente a Génessier e attratta allo stesso tempo dalla figlia. Avvolto da una atmosfera crepuscolare e gotica, da una colonna sonora inquietante ad opera di Maurice Jarre, da una ricercata fotografia in bianco e nero piena di simbolismi e inquadrature inusuali di Eugen Schüfftan (responsabile degli effetti speciali visivi di Metropolis di Fritz Lang), Occhi senza volto ancora oggi mantiene intatto il suo fascino misterioso e terrificante per esempio mostrando semplicemente degli specchi coperti.
Génessier è il classico scienziato pazzo autore di una ricerca rivoluzionaria (gli eteroinnesti) ancora in fase sperimentale. Se uccide, se si inguaia, è solo per amore o per riparare, crede lui, qualche danno fatto. Il film di Franju, tratto dall’opera omonima di Jean Redon e sceneggiato da Pierre Boileau e Thomas Narcejac (autori dei libri da cui sono stati tratti I diabolici di Henri-Georges Clouzot e La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock), va oltre questo clichè. La storia macabra, che nel film si racconta, infatti sembra proprio un pretesto per parlare – non senza poesia - in realtà di altro: del lato oscuro del nostro mondo quotidiano, di paranoie, di conflitti interiori, della “profondità di una nera voragine”.
Note/curiosità (prese dal libretto allegato al DVD):
-Quando il film fu presentato al Film Festival di Edimburgo alcuni spettatori persero i sensi, George Franju rispose, al pubblico e alla stampa scandalizzati, che adesso sapeva perché gli scozzesi indossavano il gonnellino
-Ha detto il regista a proposito del film:
«Quando girai Occhi senza volto mi fu detto: -Nessun sacrilegio a causa del mercato spagnolo, nessuna nudità a causa di quello italiano, niente sangue a causa di quello francese e niente animali martirizzati a causa di quello inglese- E io che pensavo di fare un film horror!»
*Il film presenta montate nel film (in lingua originale e con i sottotitoli) alcuni spezzoni inediti nella versione cinematografica italiana.
Il DVD special edition c'è da dire che è fatto proprio bene: il film in sé è stato restaurato e accompagnato da numerosi e interessanti extra:
-Le sang des bêtes, ducumentario di 20’ diretto da George Franju sui mattatoi
-George Franju introduce Le sang des bêtes
-La genesi di Occhi senza volto, intervista a George Franju
-Intervista agli sceneggiatori Pierre Boileau e Thomas Narcejac
-Colonna sonora di Maurice Jarre
-Presentazione del film di Luigi Cozzi
-Trailer francese e USA
-Galleria fotografica
Per prenotare il film da internet.
Rifatto da Jesus Franco come I violentatori della notte (Faceless, 1988)
Citato in Mr Sardonicus (1961) di Willam Castle ancora inedito in Italia, Il diabolico Dottor Satana (Gridos en la noche, 1962) di Jesus Franco, I have a stranger’s face (Tanin no kao, 1966) di Hiroshi Teshigahara inedito in Italia, Terrore nel buio (Mansion of the doomed, 1976) di Michael Pataki, Batman (1989) di Tim Burton, Apri gli occhi (1997, Abre los ojos) di Alejandro Amenabar, Face/Off (1997) di John Woo, Bruiser: la vendetta non ha volto (Bruiser, 2000) di George A. Romero, Ring 0: il compleanno (Ringu 0, 2000) di Norio Tsuruta, Il patto dei lupi (Le pacte des loups, 2001) di Christophe Gans, Minority report (2002) di Steven Spielberg, e nella canzone Eyes without a face (1983) di Billy Idol dall’album Rebel Yell.
Altri volti sfigurati e altre maschere (filmografia essenziale):
Il fantasma dell’opera (1925) di Ruper Julian, Il fantasma dell’opera (1943) di Arthur Lubin, Il fantasma dell’opera (1962) di Terence Fisher, Il fantasma del palcoscenico (1974) di Brian De Palma, Non aprite quella porta (1974) di Tobe Hooper, Sola… in quella casa (1989, I madman) di Tibor Takacs, Il fantasma dell’opera (1989) di Dwight H. Little, Darkman (1990) di Sam Raimi, V per vendetta (2005) di JamesMcTeigue.
2 commenti
grazie per la tua pazienza!!! ;)
Questo film mi manca e mi incuriosisce molto. Il DVD va ordinato on-line o si trova nei negozi?
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