2 giorni a Parigi di Julie Delpy
Jack e Marion stanno insieme da due anni ormai. Lui è americano, lei è francese trapiantata a New York. Dopo aver trascorso le vacanze a Venezia decidono di fermarsi 2 giorni a Parigi per recuperare un gatto e conoscere i genitori di lei. Le differenze culturali tra i due in questa occasione salteranno fuori dirompenti costringendo la coppia a fare un bilancio del loro rapporto. Innanzi tutto Jack (Adam Goldberg. Prima dell'alba, Salvate il soldato Ryan, EdTv, A beautiful mind, Zodiac) non parla francese; in parecchie occasioni rimane tagliato fuori dalle conversazioni, eppure non è un fesso: capisce che il ragazzo con cui si sono incontrati casualmente ha avuto qualche intimità con la sua ragazza, capisce quando il padre (Albert Delpy, papà vero della Delpy) lo provoca per il suo essere americano.
Marion (Julie Delpy. Detective, Prima dell'alba, Film bianco, Film Rosso, Killing Zoe, Broken Flowers) traduce per lui, confessa qualche tipo di relazione ma a modo suo, raccontando spesso solo una parte della verità. Jack scopre che di ex amanti ne ha avuti parecchi, che anche sua madre (Marie Pillet, vera madre della Delpy) ai suoi tempi si è data da fare (addirittura con Jim Morrison). Jack, che da buon americano newyorkese ha mille crisi ipocondriache degne del miglior Woody Allen, non è certo da compatire. Come scopre il passato "da puttana" di Marion ci rimane di sasso e il suo lato conservatore, anche questo così tipico di certa America, prende il sopravvento mischiandosi alla semplice gelosia.
Marion e Jack sono una coppia passionale e contorta. Diversissima per caratteri perché diversissima per cultura, i classici opposti che si attraggono. Lei una artista progressista, lui un conformista filosofeggiante igienista che fa le foto per hobby perché lei fa la fotografa per lavoro. Una coppia che discute su tutto per scoprire ogni volta che non va d'accordo su niente. Chi ha ragione? Nessuno e tutti. 2 giorni a Parigi sarà anche diretto da una francese ma non risparmia una critica per il suo paese. Francia e America, visti attraverso questa storia d'amore difficile e buffa, non possono che constatare le reciproche differenze e trovare un accordo per tirare avanti, almeno per un altro po'.
Scritto, diretto, interpretato, montato e musicato da Julie Delpy, 2 giorni a Parigi è un film che sotto l'alibi di commedia sentimentale nasconde un occhio indagatore su due società sempre più distanti. Contemporaneamente con la scusa di parlare di due mondi diversi affronta il tema dell'incomunicabilità della coppia moderna. Ne esce fuori una commedia in continua tensione che lascia l'amaro in bocca. Davvero un buon lavoro.
Marion (Julie Delpy. Detective, Prima dell'alba, Film bianco, Film Rosso, Killing Zoe, Broken Flowers) traduce per lui, confessa qualche tipo di relazione ma a modo suo, raccontando spesso solo una parte della verità. Jack scopre che di ex amanti ne ha avuti parecchi, che anche sua madre (Marie Pillet, vera madre della Delpy) ai suoi tempi si è data da fare (addirittura con Jim Morrison). Jack, che da buon americano newyorkese ha mille crisi ipocondriache degne del miglior Woody Allen, non è certo da compatire. Come scopre il passato "da puttana" di Marion ci rimane di sasso e il suo lato conservatore, anche questo così tipico di certa America, prende il sopravvento mischiandosi alla semplice gelosia.
Marion e Jack sono una coppia passionale e contorta. Diversissima per caratteri perché diversissima per cultura, i classici opposti che si attraggono. Lei una artista progressista, lui un conformista filosofeggiante igienista che fa le foto per hobby perché lei fa la fotografa per lavoro. Una coppia che discute su tutto per scoprire ogni volta che non va d'accordo su niente. Chi ha ragione? Nessuno e tutti. 2 giorni a Parigi sarà anche diretto da una francese ma non risparmia una critica per il suo paese. Francia e America, visti attraverso questa storia d'amore difficile e buffa, non possono che constatare le reciproche differenze e trovare un accordo per tirare avanti, almeno per un altro po'.
Scritto, diretto, interpretato, montato e musicato da Julie Delpy, 2 giorni a Parigi è un film che sotto l'alibi di commedia sentimentale nasconde un occhio indagatore su due società sempre più distanti. Contemporaneamente con la scusa di parlare di due mondi diversi affronta il tema dell'incomunicabilità della coppia moderna. Ne esce fuori una commedia in continua tensione che lascia l'amaro in bocca. Davvero un buon lavoro.
1 commento
A parte il finale un pò deludente, il film mi ha divertito moltissimo. La Deply se la cava eccome!!
Preparati a vedere un sacco di miei commenti sul tuo blog, mi piace troppo leggere cosa ne pensano gli altri dei film che ho visto ^^
Ale55andra
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