Breaking News

Zodiac di David Fincher

Negli Stati Uniti degli anni '50 la guerra fredda andò a braccetto con la psicosi da ufo perché essenzialmente entrambe esprimevano la stessa paura per il diverso, cioè per lo straniero. Questo non fece altro che scansare sempre più i problemi reali che meno di vent'anni dopo emersero esplodendo senza fare troppi complimenti. A partire dalla fine degli anni '60 escono fuori le prime teste matte partorite dalla società del benessere USA diventando un problema nazionale non solo grazie a Zodiac. Sono gli anni di Charles Manson e Ed Gein, è il paese che partorità Ted Bundy e David Berkowitz, che era già stato teatro degli omicidi di Albert Fish. Lo stesso paese che diverrà teatro di numerose stragi scolastiche. Zodiac terrorizza l'America per una decina d'anni dopo di che sparisce nel nulla. Uccide a caso e senza una ragione se non la pazzia. Senza un movente rende le ricerche della polizia difficili e le inchieste dei giornalisti brancolanti nel buio. Un'altra cosa che contribuisce alla difficoltà delle indagini è anche il fatto che il serial killer inizia ad attribuirsi omicidi non suoi, come se non bastasse iniziano ad emergere casi di mitomani che si spacciano per lui, oltre ad un mucchio di persone che si dicono sicure di conoscere l’identità dell’assassino. La polizia non avendo una pista migliore non può che assecondare la nuova psicosi e indagare sulle persone che man mano gli vengono segnalate.
Una di queste segnalazioni riguarda un certo Arthur Leight Allen (John Carroll Lynch). Su di lui si riescono a trovare persino delle prove che però risulteranno insufficienti. Zodiac nel frattempo continua ad inviare le sue lettere, in parte scritte in parte crittografate, al giornale Chronicle of San Francisco. Lì lavorano Paul Avery (Robert Downey Jr), giornalista di cronaca nera e di giudiziaria che verrà minacciato di morte dallo psicopatico e Robert Graysmith (Jake Gyllenhaal) il vignettista con due figli piccoli uno dei quali si chiama guarda caso David (Jack Samson) come il regista della pellicola David Fincher che all'epoca dei fatti narrati era un bambino: egli ricorda infatti la pattuglia della polizia che scortava il suo pulmino della scuola dopo una minaccia di Zodiac, per la cronaca, mai realizzata. Le lettere vengono girate sempre alla polizia, ma come abbiamo detto non porteranno alla scoperta dell'identità dell’assassino, né ad anticipare la sua prossima mossa. Zodiac riuscirà sempre a sorprendere con omicidi imprevisti o con silenzi-inattività lunghi diversi anni. I poliziotti Bill Armstrong (Anthony Edwards. E.R.) e David Toschi (Mark Ruffalo) così come Paul e Robert del Chronicle ci mettono l'anima per fermarlo o almeno per capire chi è. Il fumettista in particolare rimane ossessionato dal personaggio e continuerà a coinvolgere gli altri 3 che nel frattempo mollano. Senza indizi decenti ogni ipotesi, anche la più strampalata, non va scartata. Come quella dell’acqua secondo la quale lo psicopatico uccide nei pressi di uno specchio d’acqua, o come quella che vede il serial killer uccidere ad ogni cambio di stagione. Ci sono anche le supposizioni che vedrebbero Zodiac ambidestro, teoria che non convince l’esperto calligrafo Sherwood (Philip Baker Hall). Insomma cavare un ragno dal buco è difficilissimo. Zodiac riesce bene a raccontare la grande confusione che il serial killer suscitò, anche grazie ad un’ironia mai fuori luogo. Gli omicidi vengono mostrati senza eccedere, senza invadere lo splatter gratuitamente, anzi di sangue se ne vede veramente poco. Quello che interessa al regista David Fincher è un ritratto, spesso impietoso, dell’America di quegli anni e ci sembra che il risultato sia ben raggiunto. Il caso Zodiac rimane tutt'ora irrisolto. Un personaggio che si è beffato di tutto e di tutti, che ha ucciso e che l'ha fatta franca aiutato da furbizia, fortuna, e dalla complicità di esaltati che lo prendevano come modello aiutandolo ancora di più a confondere le indagini.

Nessun commento