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Little Miss Sunshine di Jonathan Dayton e Velerie Faris

Ecco un'altra famiglia eccentrica composta da individui complessi e chiusi nei loro gusci che grazie a un avvenimento legano e solidarizzano tra di loro. Il padre Richard (Greg Kinnear il protagonista di Auto Focus, Godsend e Bad New Bears) è un insegnante della motivazione in nove punti, sua moglie Sheryl (Toni Collette In her shoes - Se fossi lei, Japanese Story, Connie e Carla) è fresca di divorzio e madre per devozione, il figlio Dwayne (Paul Dano, La ragazza della porta accanto) è un quindicenne che ha fatto il voto del silenzio finché non riesce ad entrare nell'aeronautica, e la piccola Olivie (Abigail Breslin) bimba un po' cicciotella che ha appena saputo di aver superato le selezioni per il concorso di bellezza che dà il titolo al film Little Miss Sunshine. La famiglia decide di partire per accompagnare la bimba e percorre insieme settecento miglia a bordo di uno scassatissimo pulmino. Con loro si uniscono anche il nonno Edwin (Alan Arkin*, Edward mani di forbice, Americani) che si è da poco fatto cacciare dalla casa di riposo perché eroinomane (sul pulmino dirà a Dwayne -Non drogarti. Drogarsi alla tua età e da cretini- al che Richard gli dirà -Proprio tu lo dici- la risposta del nonno: -Alla mia età è da pazzi non farlo-) e il fratello di Sheryl Frank (Steve Carell attore da tenere d'occhio e già visto in Una settimana da Dio e successivamente in 40anni ancora vergine) studioso gay di Proust fresco di tentato suicidio per un amore finito male. Sarà proprio questo viaggio ad avvicinare la famiglia. Quindi di nuovo il viaggio inteso come terapia come si era già visto in tempi recenti nel bello Sideways. Film sulla famiglia e sulle eccentricità dell'uomo (in questo fa pensare un po' a I Tenenbaum) ma anche elogio dei perdenti. Per esempio Richard che insegna come essere vincenti, è in realtà un perdente che vede sfumata l'opportunità di fare soldi con il suo programma (-Il problema sei tu. Tu non sei nessuno, sei un illustre sconosciuto- gli risponderanno). Il viaggio insegnerà loro non solo a rispettarsi reciprocamente accettando difetti e pregi, il loro avvicinamento corrisponderà anche all'allontanamento da tutti gli stereotipi che la società americana impone. Stereotipi legati alla bellezza, e quindi alla apparenze. Il ballo che coinvolge tutti i membri della famiglia durante il concorso di bellezza ha proprio questo scopo liberatorio. Certo il moralismo e un certo buonismo alla fine la fanno da padrone, ma poco importa. Dopo aver ottenuto un ottimo successo al Sundence di quest'anno esce anche in Italia questa piccola produzione indipendente americana firmata da Jonathan Dayton e Velerie Faris, una coppia di registi (sposati nella vita reale) che si è fatta le ossa nel mondo dei video clip. Dialoghi scoppiettanti (scritti da Michael Arndt) che regalano le battute migliori al nonno Edwin. È la dimostrazione che con pochi soldi si possono fare ottimi prodotti. Sicuramente uno dei migliori film visti al cinema quest’anno.

Qualche curiosità presa dal solito imdb:
-Ci sono voluti cinque anni per concluderlo soprattutto per problemi economici.
-La Foxsearchlight ne ha acquistato i diritti al Sundence per 10,5 milioni di dollari.
-Per il ruolo di Frank si era pensato a Bill Murray.
-La piccola protagonista del film ha indossato abiti speciali per sembrare cicciottella.
-Uscito in America in sette sale è passato presto a millecinquecento per incassare solo lì 42 milioni di dollari.
-Il furgone giallo del film compare per un attimo nel film Tu, io e Dupree.

* Note: Alan Arkin per il ruolo del nonno Edwin ha vinto l'Oscar 2006 come migliore attore non protagonista.

4 commenti

Anonimo ha detto...

divertentissimo! ma anche crudele...
per me la scena della sfilata delle bambine vestite da modelle è una delle scene più agghiaccianti e terribili mai viste al cinema... altro che horror! quella scena vale mille hostel...

Anonimo ha detto...

Ecco un film che mi manca, devo recuperarlo in dvd perché mi incuriosisce. Anche se i riferimenti a "Sideways" e "I Tennenbaud", che non mi sono piaciuti, mi frenano un po'.

Anonimo ha detto...

#Claudio, la scena delle sfilata è agghiacciante, hai ragione.
#Mr. hamlin, vediti questo film e poi dimmi che ne pensi. Non ti sono piaciuti Sideways e I Tenenbaum? Di Alexander Payne non mi era piaciuto alla prima visione A proposito di Schmidt, l'ho rivisto qualche tempo dopo e devo dire che anche quello non è male. I Tenenbaum rispetto a Le avventure acquatiche di Steve Zissou è inferiore, secondo me.

Anonimo ha detto...

L'ho visto (un po' distrattamente, purtroppo) su Sky.

Interessante, "folle" al punto giusto e, finalmente, con protagonista una bambina non odiosa.

Devo rivedermelo con più calma, ma il giudizio è sostanzialmente positivo.