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Due pensieri (SPOILER!!!) su Vampires di John Carpenter

Il finale di Vampires di John Carpenter (sceneggiato da Don Jakoby dal romanzo di John Steakley) in cui Crow salutando Montoya gli promette che passati due giorni lo scoverà per ucciderlo, quell'abbraccio, quell'amicizia spezzata solo da una circostanza bastarda della vita (nella fattispecie una donna qualcuno potrebbe sottolineare), quel misto di vita e morte si contrappone e allo stesso tempo riporta alla mente la cruenta sequenza di apertura che dimostra la determinazione di Crow. Montoya non ha scampo o potrebbe farcela, non ha importanza. Quell'addio è un arrivederci, un nuovo inizio per tutti e due, è un bivio che si ricongiungerà, l'inevitabilità delle cose, la potenza delle cose, dei sentimenti, degli accadimenti, la consapevolezza che dopo una fine c'è sempre un nuovo inizio. C'è il rischio di rimanerci di sasso. Ci arriva in aiuto, a stemperare il clima teso e rovente, l'erezione di Padre Adam. Il respiro riprende. Quel finale, cazzo, è proprio forte.

James Woods - Jack Crow
Daniel Baldwin - Antonhy Montoya
Sheryl Lee - Katrina
Maximilian Schell - Cardinale Alba
Tim Guinee - Padre Adam Guiteau

Fotografia - Gary B. Kibbe
Scenografie - Thomas A. Walsh, Kim Hix, David Schlesinger
Costumi - Robin Michel Bush
Effetti speciali - Howard Berger, Greg Nicotero, Robert Kurtzman
Montaggio - Edward A. Warschilka
musiche - John Carpenter

1 commento

Einzige ha detto...

film cazzutissimo, checché se ne dica gli ultimi lavori di carpenter non hanno niente da invidiare ai primi.