After death di Claudio Fragasso
L'incauta lettura di quattro formule magiche contenute nel Libro dei morti resuscita i morti che iniziano a spuntare ovunque assalendo i vivi in maniera fulminea e dicendo loro anche qualche parolina non proprio incoraggiante.
Claudio Fragasso, che come regista horror si firmava abitualmente Clyde Anderson, insieme alla moglie e sceneggiatrice Rossella Drudi, danno un calcio in culo alle logiche e ai cliché realizzando un film che ha davvero coraggio da vendere, a prescindere dai risultati ottenuti. Prima di L'alba dei morti viventi, di 28 giorni dopo e di 28 settimane dopo, After death ci propone zombies veloci; come nei primi due Ritorni dei morti viventi, decide di farli parlare per permettergli di reclamare il loro cibo preferito (-Cervello!-) o di ribadire la loro supremazia sui vivi.
Prodotto dalla mitica Flora Film After death rimane accostato al filone zombesco che vedeva il ritorno dei morti causato da un rituale voodoo. I riferimenti allo Zombie 2 di Lucio Fulci sono in questo senso evidenti, eppure il film di Fragasso segue a modo suo una strada originale, a volte sconclusionata ma comunque differente dal film con Tisa Farrow. Fragasso/Anderson ha dato molto al cinema horror di quegli anni spesso impegnato in produzioni fulminee a basso costo, messe su in fretta e furia per rispondere ai successi d'oltreoceano, ora con la Flora Film ora per la Filmirage di Aristide Massaccesi. Un regista che malgrado le difficoltà produttive ha trovato modo di sviluppare uno stile tutto suo.
1 commento
bel blog e mitico film! after death ha certamente dei difetti ma bisogna dare atto dell'inventiva a fragasso... di solito questo film viene stroncato un po' brutalmente e fa piacere trovare una recensione descrittiva. ciao, salvatore
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