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I magnifici tre di Giorgio Simonelli

Bonarios, un farabutto dittatore (Aroldo Tieri), tiene in pugno una città. Un suo infiltrato tra il popolo gli procura tre imbecilli che dovrebbero porre fine una volta per tutte alle proteste.

Come è facile immaginare il pugile Pablo (Walter Chiari), il contadino strabico Domingo (Ugo Tognazzi) e l'invalido José (Raimondo Vianello) riusciranno a cavarsela tra colpi di fortuna e manovre che lasciano intendere che almeno l'istinto di autoconservazione ce l'hanno. Contro ogni aspettativa contribuiscono alla fine della ditattura e trovano persino l'amore (Dominique Boschero, Anna Ranalli, Margaret Rose Keil). Ma un finale enigmatico lascia intendere che forse per i tre la dose di fortuna si è esaurita.

Parodia lampo de I magnifici sette (1960) scritta da Bruno Corbucci, Giovanni Grimaldi, Mario Guerra, Giulio Scarnicci e Renzo Tarabusi, e diretta da Giorgio Simonelli, I magnifici tre tra gag a volte riuscite altre no, giochi di parole e qualche doppio senso innocente (al giorno d'oggi, magari per l'epoca erano audaci se non scandalosi, chissà?), si regge soprattutto sulla recitazione di un trio di attori comici di prim'ordine (bravo anche Aroldo Tieri) palesemente affiatato e in sintonia.

La canzone Un uomo vivo è composta da Gino Paoli
Montaggio - Dolores Tamburini
Aiuto regia - Nick Nostro

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