Breaking News

Il mostro di Londra di Terence Fisher

È certamente riduttivo dire che tutto il cinema dell'orrore tratti del bene e del male, ma nel caso di un regista come Terence Fisher questa definizione sembra perfetta. Questo dualismo si manifesta nel suo cinema sia con due personaggi diversi e antagonisti sia con uno solo: Jekyll e Hyde che vivono la vita e la sessualità in maniera opposta, il licantropo di L'implacabile condanna che solo l'amore può salvare interpretato da Oliver Reed.
Nel film lo scienziato misantropo (Paul Massie), trasformatosi la prima volta in Hyde, scopre che la moglie (Dawn Addams) lo tradisce con il suo migliore amico (Christopher Lee), un giocatore incallito sempre coperto di debiti. Con le sembianze di Hyde si fa istruire dall'uomo sui piaceri della vita (in un locale fa a botte con Oliver Reed e intreccia una relazione con una ballerina interpretata da Norma Marla), ma la sete non si placa perché il suo scopo è quello di conquistare sua moglie, anche con la forza. Come sempre, bere la pozione diventa per Jekyll sempre più un'esigenza finché le trasformazioni non avvengono spontaneamente, segno che oramai la parte cattiva ha trionfato sulla buona.
Con Il mostro di Londra (The two faces of Dr. Jekyll) la Hammer abolisce il lieto fine che vede i buoni sopravvivere e i cattivi -loro malgrado- perire per trovare finalmente un po' di pace. Qui avviene esattamente il contrario, anzi accade di più. Scopriamo che la distinzione tra bene e male andrebbe rivista, che il male -sempre più diffuso- si nasconde dove non immaginiamo magari dietro un'immagine ingannevole. Hyde apre gli occhi: scopre un mondo borghese che gli somiglia tanto in cui un personaggio come Jekyll è fuori luogo, in minoranza. Lo sceneggiatore Wolf Mankowitz, allontanandosi dal racconto di Stevenson, per questi personaggi ipocriti riserva una fine amara per mano di un sempre più fuori controlllo Hyde destinato invece a finire i suoi giorni tormentandosi per quello che ha fatto. Non si salva nessuno, né c'è riscatto. Proprio perché troppo politico e melodrammatico, il film è stato un insuccesso al botteghino. Non un capolavoro ma se vi capita dategli un'occhiata.
!!!EXTRA!!!
Ecco cosa dice a proposito del film e delle produzioni Hammer, il regista della pellicola Terence Fisher:
!!!TESTO!!!
Un regista ha un controllo moto debole sui film a basso costo, e quelli della Hammer sono a costo relativamente basso. Bernard Robinson è un genio nel rimodernare i set, e il colore alza un po' il prezzo, ma non tanto. Giriamo in sei, otto settimane, diciamo 30 giorni. Robert Aldrich ha parlato di 28 giorni per Baby Jane, con una settimana di prove. Noi abbiamo avuto un giorno di lettura del copione per Jekyll, perché per caso gli attor erano disponibilie Michael Carreras ci teneva. Altrimenti, un personaggio può ucciderne un altro senza che gli attori si siano mai incontrati.
tratto da Hammer e dintorni (a cura di Emanuela Martini)

Nessun commento