L'implacabile condanna di Terence Fisher
L'amore è una forza della natura in grado di placare o accendere anche le bestie. L'amore può fermare anche il male, fronteggiare l'animale, ma forse sarebbe il caso di dire vorrebbe ma non può. L'amore è solo una goccia nell'oceano del male che si espande come una macchia d'olio. Una lotta impari che ci ricorda le ingiustizie del mondo e che soprattutto ci mette di fronte al conflitto tra il bene e il male dentro di noi in grado di turbarci quando lo avvertiamo.
Leon nasce dallo stupro di un mendicante (rapito e imprigionato, e per questo imbrutito, da un signorotto locale sadico e tiranno), la vittima è una ragazza bella e muta (figlia del secondino della segreta). Da una simile unione nata nello squallore dell'orrore umano, non può che svilupparsi una creatura predestinata.
Leon (Oliver Reed) è diviso, fregato, alla fine anche cosciente, eppure lotta fino in fondo, da uomo e da bestia, per cambiare il suo destino segnato. La catena d'odio non può fermarsi.
Film di Terence Fisher arrivato in Italia con parecchi tagli, L'implacabile condanna (The curse of the werewolf) continua la personale rilettura della Hammer dei mostri americani della Universal.
!!!EXTRA!!!
Parla il regista:
L'unico caso in cui ho avuto paura che fossimo andati troppo in là è stato quello, in Werewolf, del vecchio sifilitico che viene pugnalato sopra la sua scacchiera. È orribile, con tutte quelle pustole su cui crescono i peli; ma la sua faccia doveva essere l'immagine della sua anima. Era cattivo, stava marcendo. La censura ha fatto passare tutto del suo aspetto, tranne un piccolissimo dettaglio. L'attore gironzolava sul set, entrando nella parte, e lo vidi grattarsi una crosta di pella dal naso e gli dissi: "Ecco, fallo mentre giriamo"; e lui sollevò un pezzetto di pelle dal naso e lo tirò via con le dita. È questo il dettaglio che fu proibito. L'altro problema di censura in Werewolf è sorto con la sceneggiatura: non ci avrebbero mai permesso di dire chiaramente che il mostro aveva violentato la madre del protagonista, per cui abbiamo dovuto suggerirlo.
!!!END/EXTRA!!!
Tratto dal volume Hammer e dintorni.
1 commento
AmosGitai, ho votato tranquillo. Anche tu hai letto il saggio I doppi di Fisher? Non ci posso credere!
Posta un commento