Wolfman di Joe Johnston
Quando Hollywood รจ a corto di idee si dedica ai remake dei (suoi) vecchi successi. Lawrence Talbot (Benicio Del Toro) tra i mostri classici della Universal รจ quello piรน umano, consapevole del male che provoca quando si trasforma suo malgrado. Se a Jekyll basta bere la pozione per trasformarsi in Hyde, al nostro รจ sufficiente la luna piena, una maledizione contagiata per aver voluto salvare altre vite, per altruismo, eroismo, o forse esibizionismo per farsi accettare da chi non lo conosce ancora, per fare colpo sulla donna (del fratello morto da pochissimo) su cui ha messo gli occhi addosso (Emily Blunt). Amore che condanna e amore che salva, comunque sentimento non approfondito dalla pellicola. The wolfman รจ un mostro che piรน di altri potrebbe essere metafora della schizofrenia, della follia indotta da superstizioni. Potrebbe ma di fatto il mostro non viene mai cosรฌ interpretato preferendo mostrare la trasformazione, che rende facilmente possibile l'impossibile. Ecco allora gli effetti speciali della crew di Rick Baker sbizzarirsi al meglio oltre che nelle trasformazioni e nei makeup di uomo lupo padre (Anthony Hopkins) e figlio anche negli effetti splatter tagliuzzati da un montaggio rapido e indolore. Un'altra occasione persa per la Universal di uscire dagli schemi.
3 commenti
non mi ispirava molto questo film
la tua rece mi dร conferma..
Lascialo perdere. C'รจ giusto la scena nel manicomio che si ricorda.
Parafrasando il caro vecchio Villaggio...."una boiata pazzesca".
Ale55andra
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