La prima cosa bella di Paolo Virzì
Protagonista ne La prima cosa bella è ancora una volta, come spesso accade nel cinema di Paolo Virzì, una famiglia scombinata con una particolare attenzione questa volta all'odio-amore che regolano il rapporto tra un figlio e sua madre. E se è vero che la famiglia è lo specchio della società in cui vive, ecco spiegato il rapporto di odio e amore con Livorno vera causa di quello tra figlio e madre. Sono le chiacchiere della gente sullo stile di vita moderno di Anna a determinarlo, è anche per causa loro se Bruno è un consumatore più o meno occasionale di antidepressivi di varia natura, se non ride mai e vede nella vita il bicchiere mezzo vuoto, se si fa pregare da sua sorella per tornare a Livorno ad assistere sua madre negli ultimi giorni di vita, se si perde in ricordi che alimentano il rancore. Non è il comportamento in sé che la madre ha o aveva, ma le sue conseguenze nella piccola società livornese a condizionare il suo rapporto con lei. Virzì dimostra ancora una volta di essere molto bravo nella direzione degli attori e nel ritrarre comportamenti tanto locali quanto in fin dei conti universali. Per superare certe barriere sociali e culturali imposte Bruno dovrà perdere il capro espiatorio della sua vita, la falsa causa dei suoi mali interiori. Pellicola dolce-amara sul rapporto sbagliato di un individuo con gli altri, sulla sua crescita e presa di coscienza finale che lo tuffa nella società finalmente sereno, La prima cosa bella parte svantaggiato perché è uscito nelle sale insieme ad Avatar, e solo per questo andrebbe aiutato.
Bruno - Valerio Mastandrea, Giacomo Bibiani, Francesco Rapalino
Anna - Micaela Ramazzotti, Stefania Sandrelli
Valeria - Claudia Pandolfi, Giulia Burgalassi, Aurora Frasca
Il Nesi - Marco Messeri
Avvocato Cenerini - Dario Ballantini
Sceneggiatura - Paolo Virzì, Francesco Piccolo, Francesco Bruni
Fotografia - Nicola Pecorini
Costumi - Gabriella Pescucci
Musiche - Carlo Virzì
Montaggio - Simone Manetti
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