Anche i nani hanno cominciato da piccoli di Werner Herzog
Un ruolo fondamentale lo svolge senz'altro l'isolamento del gruppo protagonista. Lontano da spazi abitati e da un tempo definibile sembrerebbe l'inconsapevole cavia di un esperimento socio-scientifico.
In un istituto di soli nani non meglio identificabile, anche se parrebbe rieducativo se non addirittura un manicomio, un educatore si barrica in una stanza mentre fuori la situazione degenera sempre piĂ¹. Alla distruzione delle cose presto si sommano episodi di morte e violenza nei confronti di alcuni animali nonchĂ© il tormento di alcuni individui piĂ¹ deboli. La ragione della rivolta volutamente non è chiara, forse il gruppo si muove per liberare uno di loro sequestrato dall'educatore, forse lo fa per pura antipatia nei confronti di quest'ultimo. Come dicevamo, la vicenda presto degrada facendo affiorare dei nani i loro lati peggiori, ecco allora le coalizioni per prendersela con due ciechi che vivono isolati dal gruppo, per deridere il timido Hombre, per uccidere la scrofa o crociffiggere una scimietta. Un po' come accade ne Il signore delle mosche i fatti non portano ad altro che alla rivelazione della vera natura umana nascosta dentro di noi. I protagonisti potevano essere anche normali individui, l'isolamento, la loro esasperazione, la loro lucida follia emersa non avrebbe portato a comportamenti diversi.
Girato a Lanzarote nelle isole Canarie, Anche i nani hanno cominciato da piccoli (Auch Zwerge haben klein angefangen) è stato spesso accostato a Freaks. Nel film di Tod Browning perĂ² lo spettatore parteggia per gli scherzi della natura perchĂ© vittime della cattiveria dei normali. In quello di Werner Herzog non ci sono termini di paragone, non ci sono personaggi "normali" da poter raffrontare con i nani protagonisti. Grazie a questo scopriamo il nano che si nasconde dentro di noi.
3 commenti
beh, sembra parecchio interessante
vedo di procurarmelo :)
un film davvero eccezionale, ne parlai da me qualche tempo fa:
http://ilpiaceredegliocchi.splinder.com/post/21563767/Anche+i+nani+hanno+cominciato+
ciĂ² che piĂ¹ ho apprezzato è stata la descrizione lucida della follia dell'essere umano: un film che è l'ennesima descrizione di herzog del diverso e dell'esiliato, di colui che non trova la sua dimensione nel mondo (del resto i luoghi in cui è ambientato il film, come il letto le sedie, sono tutti a dimensione d'uomo, non di nano!)
Marco, lo devi devere
Verdoux, ottima osservazione la tua!
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