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Il ritorno dei morti viventi 3 di Brian Yuzna

Terzo episodio della saga iniziata nel 1985 da Dan O'Bannon, e proseguita da Ken Wiederhorn, sui morti che tornano in vita grazie ad un gas dell'esercito americano.

Curt (J. Trevor Edmond) è il figlio di un alto militare (Kent McCord) che sta sperimentando la sostanza (la trioxina) per trasformare gli zombies in macchine da guerra indistruttibili. Insieme a Julie (Melinda Clarke), la sua ragazza, scopre la cosa e ne approfitta quando un incidente la uccide. Sulle loro tracce si mette subito l'esercito dove tenta di emergere la cinica e ambiziosa Sinclair (Sarah Douglas). Nel frattempo Melissa lentamente si trasforma e mordicchia qua e là qualche malcapitato, allargando l'epidemia zombies e il numero di persone che gli danno la caccia (una gang capeggiata dal terribile Santos interpretato da Mike Moroff). Contagia chi gli capita sotto mano tranne Kurt perché il loro amore supera certi ostacoli.

Il ritorno dei morti viventi 3 si discosta dai due precedenti capitoli innanzitutto per l'assenza di ironia, cosa molto strana anche nella filmografia del regista Brian Yuzna. Protagonisti non sono più apprendisti becchini, giovani scapestrati, profanatori di tombe o ragazzini perseguitati dal solito bulletto. Kurt e Melissa sono due giovani innamorati al centro di un dramma sentimentale horror che ricorda alla lontana Romeo e Giulietta (con il Colonnello che non approva la relazione del figlio). Inoltre il ruolo svolto dall'esercito prende piede qui più che negli altri episodi, dando alla pellicola un tono cupo e politico.

Nonostante sia un prodotto dignitoso, forse l'ultimo decente fatto da Yuzna, Il ritorno dei morti viventi 3 (The return of the living dead part III) è il peggior film della serie proprio perché si allontana dallo spirito scanzonato dei due precedenti episodi prendendosi troppo sul serio. Ambisce a raccontare una storia commovente e horror senza però riuscirci bene. E poi per gli zombies "politicizzati" preferiamo di gran lunga George Romero.
Sceneggiatura - John Penney
fotografia - Gerry Lively
Scenografia - Anthony Tremblay, Aram Allan
Costumi - Jananicole Mincer
Special Makeup Effects - Steve Johnson, Kevin Brennan, Christopher Allen Nelson, Timothy Ralston, Wayne Toth
Montaggio - Christopher Toth
Musiche - Barry Goldberg

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