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Gli uomini preferiscono le bionde di Howard Hawks

Due donne molto belle, amiche per la pelle. Due divoratrici di uomini di professione ballerine, o viceversa. Lorelei e Dorothy, diverse eppure uguali, in grado di compensarsi, aiutarsi o di cacciare l’altra nei guai. Lorelai (la divina, scusate la banalità, Marilyn Monroe), la sciocca bionda che usa il cervello solo quando serve cioè se sente odore di soldi, chiamala fessa, e la bruna Dorothy (Jane Russell), sicuramente più sarcastica, forse più romantica dell’amica, mira alla bellezza dei muscoli e niente più. Lorelei per sistemarsi si fidanza con Gus Esmond (Tommy Noonan), un tipo ricco, chiaramente, buono di carattere (per non dire fesso manipolato) e con un genitore (Taylor Holmes) contrario alla relazione. Decisi a sposarsi clandestinamente, Lorelei parte per Parigi, dove più tardi lo raggiungerà Gus, in compagnia di Dorothy, che ha l’incarico di sorvegliare le sue esuberanze. Ovviamente accadrà di tutto.

Numeri musicali entrati nella storia dello spettacolo, battute acute, colpi di scena, equivoci, travestimenti, gag memorabili, riuscitissime, una su tutte il passaggio di mano in mano in tribunale della famigerata corona di diamanti. In Gli uomini preferiscono le bionde (Gentlemen prefere blondes) Hawks è suo agio con tutto, e da vero grande rinnova i generi*.



Altri personaggi e interpreti:

Francis Beekman, detto Piggy – Charles Coburn
Ernie Malone – Elliott Reid
Henry Spofford III – George Winslow
Direttore Chez Louis – Bess Flowers

Sceneggiatura – Charles Lederer (dialoghi), Joseph Fields, Anita Loos
Fotografia – Harry J. Wild
Scenografie – Lyle R. Wheeler, Joseph C. Wright
Montaggio – Hugh S. Flower

Curiosità:

-Il film è un remake di I signori preferiscono le bionde (Gentlemen prefer blondes), pellicola del 1928 di Malcolm St. Clair ispirato al romanzo omonimo di Anita Loos. Quello di Howard Hawks ha avuto un seguito nel 1955: Gli uomini sposano le brune (Gentlemen marry brunettes) di Richard Sale. Nel film ancora una volta è protagonista Jane Russell.
-* Questa distruzione dei generi, nella quale sono impegnati molti artisti moderni, non riesce a nessuno come a Hawks nel campo del cinema e mi limiterò a citare per prova quello sketch comico adattato da O’ Henry che la Century-Fox ritirò dai circuiti perché non faceva ridere nessuno. Il racconto era singolarmente ricco e tipicamente hawksiano per i temi che gli sono cari dei bambini-prodigio e degli adulti infantili: dei rapitori si impadronivano di un ragazzo il quale si rivelava talmente odioso che finivano per offrire denaro ai loro genitori per restituirlo.In conclusione, la comicità di Hawks, qualunque sia l’etichetta che si adatta, appare nuova e originale, regolata da leggi che dipendono da una buona meccanica dell’assurdo più che dagli imperativi commerciali. Che si rida o che si storca il naso, non ci si può in ogni caso annoiare.
Tratto da François Truffaut, I film della mia vita.

5 commenti

iggy ha detto...

No, anche se lo dice Truffaut non si può storcere il naso davanti a questo capolavoro di commedia! :))

Anonimo ha detto...

THEM!
..a me la Jane e la Marilyna piacciono.
E mi piace anche il Howard.
Francois era meglio come regista che come critico, i quali, come ben si sa sono dei registi falliti.

Roberto Junior Fusco ha detto...

Iggy, Truffaut non dice poi una cosa così sbagliata. Per capirla meglio bisognerebbe leggere il saggio per intero.
Them!, e lo dici a me. Marilyn non si poteva guardare senza avere cattivi pensieri...

Luciano ha detto...

Ovviamente un film coi fiocchi. Splendido.

Anonimo ha detto...

Sono totalmente d'accordo con te Roberto, Marylin induceva a dolci pensieri. Confondo sempre questo film con A qualcuno piace caldo....due film che nel Torneo avrebbero fatto una bella gara.
OT: Il Torneo sta per esprimere le nominations, ossia le cinquine di film dell'ultima fase, forse:
http://spreadsheets.google.com/viewform?hl=it&formkey=cDhtazMwUm1KaUEwck9jMEt4c2NNUHc6MA..