Quando i mondi si scontrano di Rudolph Maté
Ispirato all’omonimo romanzo di Edwin Balmer e Philip Wylie del 1923, Quando i mondi si scontrano (When worlds collide) è il primo vero film di fantascienza catastrofico/apocalittico, l’apri pista per titoli come La morte viene dallo spazio, Armageddon, Deep Impact, l’anomalo Last night e il recente Sunshine.
Nella pellicola diretta da Rudolph Maté (direttore della fotografia tra gli altri per Orson Welles), a parte il pilota di aerei David (Richard Derr), abbiamo come protagonisti un gruppo di personaggi “speciali”: scienziati (l’astronomo Hendron interpretato da Larry Keating e sua figlia Joyce), medici (Peter Hanson), ingegneri e tecnici intenti a costruire una navicella spaziale in grado di raggiungere Zyra (non per distruggerla ma per abitarvi), e Stanton (John Hoyt) un finanziatore sulla sedia a rotelle arrogante ma anche lungimirante.
Gli scienziati scopritori dei due corpi che distruggeranno la Terra, come tradizione vuole, non vengono creduti inizialmente. Inutilmente convocano addirittura una seduta dell’ONU ottenendo solo scetticismo e derisione. Incuranti, i loro preparativi per tagliare la corda vanno avanti ognuno facendo il proprio lavoro senza battere ciglio pur sapendo che molti di loro non potranno salire: Hendron ha infatti stabilito che di tutti gli operai soltanto una parte estratta a sorte all’ultimo momento potrà salire sull’astronave e mettersi in salvo. Intanto Tony Drake, il medico, scopre che la sua fidanzata Joyce (Barbara Rush futura protagonista di Destinazione Terra di Jack Arnold e La magnifica ossessione di Douglas Sirk) è attratta da David. Le equipe lavorano sodo per recuperare i ritardi sulla tabella di marcia mentre la doppia minaccia stellare si fa sempre più vicina. Il passaggio di Zyra causerà evacuazioni dalle città costiere, terremoti, eruzioni, maremoti, inondazioni, crollo dei ghiacciai, incendi, scene di panico, morti a volontà. Diciannove giorni dopo la Bellus distruggerà la Terra squagliandola.
L’uomo messo alla strette, quando si renderà conto che Hendron e soci avevano ragione, tirerà fuori come al solito il peggio o il meglio di sé. C’è chi sceglierà come dono finale per la specie umana l’altruismo cedendo il suo preziosissimo posto sulla navicella spaziale, chi ucciderà pur di salirvi a tutti i costi (come aveva previsto Stanton).
Fortemente voluto da George Pal (produttore reduce dal fresco successo di Uomini sulla Luna, di lì a due anni produttore de La guerra dei mondi e futuro regista di L’uomo che visse nel futuro), Quando i mondi si scontrano stupì gli spettatori dell’epoca per gli straordinari effetti. Quasi un milione di dollari, nel 1951!, furono utilizzati per la loro realizzazione; denaro ricompensato dagli strepitosi incassi al botteghino e dall’Oscar per gli effetti speciali.
C’è da dire che ancora oggi colpiscono gli effetti relativi al passaggio di Zyra, mentre quelli che descrivono la distruzione della Terra lasciano decisamente a desiderare. Discorso analogo vale per le scenografie, reparto che ha sicuramente usufruito di un budget minore, palesemente “sfondate” costruite per raffigurare il paesaggio di Zrya. Insomma, un film che se non fosse per quel finale...
Anche Cecil B. DeMille (produttore esecutivo non accreditato) cercò di realizzare la pellicola nel 1934.
Intanto per l’anno prossimo è prevista la lavorazione del remake, dopo quello andato in fumo negli anni ’70 di David Brown e Richard Zanuck (i produttori di Lo squalo di Steven Spielberg). Attendiamo sospettosi.
Fotografia – Howard Green, John Seitz
Scenografie – Hal Pereira, Albert Nozaki
Costumi – Edith Head
Effetti speciali – Tim Baar, Harry Barndollar, Gordon Jennings, Barney Wolff
Montaggio – Arthur Schmidt
Musiche – Leith Stevens
2 commenti
Them!
...e il film anni 30 "La distruzione del mondo" ?
Come al solito hai ragione!
La distruzione del mondo o La fine del mondo di Abel Gance. Ecco che avevo dimenticato. Grazie!
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