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Io sono leggenda di Francis Lawrence

Stravolgere un romanzo per farne un film si può? In alcuni casi si deve, specialmente se il romanzo è un romanzetto che ha solamente una buona idea sviluppata però male, se non malissimo. Ma questa regola non è sempre valida. Anche ottimi romanzi come Una splendida festa di morte di Stephen King è stato riletto da quel genio di Stanley Kubrick creando un film indimenticabile che però ha mandato su tutte le furie l’autore del libro. Anche Giorgio Bassani ebbe da ridire con l’adattamento che Vittorio De Sica allestì dal suo Il giardino dei Finzi Contini.

Per quanto riguarda Io sono leggenda (I am legend) ci troviamo di fronte ad uno stravolgimento del senso che però non è dispiaciuto all’autore del libro Richard Matheson.
La storia è più o meno la stessa, almeno fino a un certo punto: Robert Neville è l’ultimo uomo rimasto in una Terra popolata da aggressive creature. Neville vuole far tornare normali queste creature simili a vampiri (girano di notte e si nascondono di giorno) tra le quali riconosce alcuni suoi amici e conoscenti, e si industria come può attrezzando in casa un laboratorio artigianale per studiare l’origine di questa epidemia.
Fin qui romanzo e adattamento (di Mark Protosevich e Akiva Goldsman) procedono quasi di pari passo, con alcune differenze sopportabilissime che non danneggiano l’atmosfera del libro. La sua voglia di trovare un antidoto, la sua solitudine, la sua paura, il suo odio e la sua tenacia ci sono e sono ben rese da Francis Lawrence (Constantine). Le strade si separano bruscamente per non rincontrarsi mai più proprio nel momento importante, quando cioè Neville capisce che non è il solo essere umano rimasto sulla Terra.
Se nel romanzo Neville si rende conto di essere spacciato in quanto ultimo superstite di una razza estinta che spaventa le creature (in evoluzione) della notte e di essere per questo motivo una vera e propria leggenda horror per questi esseri, nel film, tipico prodotto furbetto hollywoodiano che di più non si poteva fare, il nostro eroe (Will Smith) prima di morire consegna alla ragazza madre che incontra il siero per far tornare tutto come era prima. Ed ecco che Neville dal divenire leggenda per questa nuova razza in quanto sinonimo di morte e distruzione, come accade nel romanzo, si trasforma in questa riduzione (parola che ci sembra veramente adatta) cinematografica in una leggenda più classica e ottimistica in quanto eroe che si è immolato per salvare il suo amato pianeta.
Se non è uno stravolgimento questo.
Eppure, si diceva prima, Richard Matheson, forse perché riempito di soldi molto di più che nei precedenti adattamenti del suo famoso libro, si è dichiarato contento dell’adattamento. Contento lui…

14 commenti

Weltall ha detto...

Solo con una valanga di soldi si poteva accettare un' adattamento/stravolgimento di questo tipo...
Concordo sul fatto che la prima partye sia più che buona ma la seconda...è proprio da dimenticare!!!

Ale55andra ha detto...

L'ho visto solo una volta e devo dire che ho apprezzato molto la prima parte del film, soprattutto per la recitazione di Smith e del cane (:P), ma anche per l'ambientazione (ormai mi rendo conto abusata) e le atmosfere. Poi cominciano a vedersi quei mostriciattoli disegnati malissimo che portano ad un finale orripilante e allora tutto si perde. All'epoca fui molto buona assegnandoli un 7,5, ripensandoci a distanza di tempo gli darei forse un 6, ma magari rivedendolo il voto potrebbe anche scendere, chi lo sa.

Roberto Junior Fusco ha detto...

Welltall, d'altra parte non è che mi aspettassi che sa che...
Ale55andra, d'accordo su Smith e sul cane, entrambi bravi, sulle efficaci atmosfere a ambientazioni.
Tecnicamente è un buon film, solo che (ottusamente penso) non si può stravolgere un romanzo del genere in questo modo, neanche per tutti i soldi del mondo. Se non fosse per quello stravolgimento un 6 lo avrei dato anche io, ma non si può proprio.

Ale55andra ha detto...

Eh, purtroppo il romanzo mi manca...ma chissà prima o poi lo leggerò.

Luciano ha detto...

Non ho ancora visto Io sono leggenda, ma... il romanzo (che non ho letto) deve essere fantastico! Peccato che sia stata persa un'altra occasione per fare un buon film.

Roberto Junior Fusco ha detto...

Ale55andra e Luciano, il libro va letto. Ve lo consiglio caldamente. È impossibile che possa deludervi.
Luciano, una delle occasioni meglio sprecate degli ultimi anni di poter fare un buon film (perché Lawrence ha le capacità) fedele allo spirito del romanzo.

Chiara ha detto...

A proposito di questo io sto leggendo "Non è un paese per vecchi" di McCarthy. Dopo aver adorato il film, credo non avrò scelta anche verso il libro... Un'opera splendida, non può essere altrimenti.

M.S. ha detto...

parlo da profano perché non ho letto il romanzo, ma a me il film non e' sembrato malaccio.. Se stravolgimenti ci sono stati non posso dirlo, ma a scatola chiusa credo che l'ipotesi dei soldazzi che hanno messo a tacere l'autore del libro sia plausibile...

Anonimo ha detto...

Matheson è pazzo.
Anche se, quando l'ho visto, sono rimasta piacevolmente stupita.
E' comunque un film pop corn che tiene la tensione, Will smith è bravo ed è molto molto meglio delle vaccate a cui hanno abituato il grande pubblico...

Roberto Junior Fusco ha detto...

Chiara, il romanzo di McCarthy ancora lo devo comperare.
Sono sicuro che sia un ottimo romanzo.
Mario, il film non sarebbe malvagio se non fosse per lo stravolgimento.
Alice, hai ragione: rispetto alla media dei film pop corn, blockbuster o come diavolo si chiamano, è tra i migliori. Bella confezione, finale positivo, attori di richiamo bravi. Da questo punto di vista un buon lavoro davvero.

Anonimo ha detto...

Il film mi piace, ma mi piacerebbe di più se non avesse stravolto il finale e quindi perdendo il vero significato della "leggenda".
il libro è un capolavoro e tutti dovrebbero leggerlo. impossibile non rimanerne affascinati.

Roberto Junior Fusco ha detto...

Praticamente pensi quello che penso anche io. Solo che nel post forse esagero un po' nel massacrarlo. Ma con un finale infedele simile non potevo scrivere diversamente...

Alberto Di Felice ha detto...

Sarebbe bastato tenere il buon finale alternativo per fare un servizio migliore allo spirito del romanzo. Peccato. Il film, comunque, così com'è regge -- ma pende dalla parte opposta.

Roberto Junior Fusco ha detto...

Un finale decisamente irrispettoso e fuori luogo, ma siamo ad Hollywood che vuoi farci.