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Virus di Bruno Mattei


Sulla scia di Zombi e Zombi 2, Bruno Mattei (con il nome abituale di Vincent Dawn) sforna Virus. A diffondere l'epidemia di morti viventi, partendo dalla Guinea, una fabbrica/centrale nucleare dove si sperimentano cose pericolose in quanto egoiste. Ad unire i loro sforzi per salvare la pelle, un gruppo di militari (a conoscenza dell'esistenza della fabbrica) e due francesi (una giornalista, Margit Evelyn Newton, l'altro operatore televisivo) desiderosi di fare il loro servizio scoop, di conoscere la verità sulle misteriose ressurrezioni.


Ora qui, adesso là, Virus (conosciuto in Italia anche come Inferno dei morti viventi, e Zombie 5: ultimate nightmare) si ciba dei film di Romero e Fulci non solo per le ambientazioni e le situazioni, o per le musiche dei Goblin in parte riciclate, ma anche per alcuni concetti come la critica nei confronti dell'uomo (civilizzato, militarizzato) animato spesso da comportamenti più feroci degli zombies. Non mancano le scene (ripescate da un precedente lavoro) con rituali indigeni come nella tradizione, tutta italiana questa, dei mondo movies finto snuff.


Ma è nei numerosi assedi claustrofobici dei morti viventi che Bruno Mattei dà il meglio di sé mettendo i malcapitati protagonisti in mille trappole come topi. Come in un altro suo titolo chiamato, non a caso, Rats:notte di terrore.


Sia chiaro: il film non è un capolavoro da riscoprire, molte sono le situazioni paradossali a cominciare dalla recitazione del cast, gli effetti speciali poi sono piuttosto arronzati, eppure, nonostante i difetti dovuti soprattutto ad un budget inesistente...

A creare la giusta atmosfera in Virus sono i dettagli dei teschi scarnificati che il gruppo incontra per strada*, le inquadrature al rallenty degli animali che sembrano quasi scappare. Mattei sembra solo in parte in grado di sfruttare a suo vantaggio la povertà di mezzi.


*alcuni di questi dettagli vengono anche ripetuti, per mancanza di materiale girato sufficente.


Sceneggiatura - José Maria Cunillés, Claudio Fragasso, Rossella Drudi, Bruno Mattei
Fotografia - John Cabrera
Scenografie - Antonio Velart
Trucco - Giuseppe Ferranti
Montaggio - Claudio Borroni
Musiche - Goblin
Aiuto regia - Claudio Fragasso

4 commenti

Zonekiller ha detto...

mai visto nessun film di Mattei, neanché sulle tv private in gioventù...che dire...prima o poi mi butterò nell'impresa di vedermi questo e/o Rats...a breve già volevo colmare la lacuna di Talisman di Andolfi (la camorra contro l'uomo lupo)...non vorrei che poi...

Roberto Junior Fusco ha detto...

Zonekiller, La camorra contro l'uomolupo mi manca. Per quanto riguarda Mattei, fai un po' tu.
AmosGitai, Auguri in ritardissimo. Ho votato tranquillo.
Per quanto riguarda Mattei, sono d'accordo con te: è senza dubbio un regista con una certa esperienza.

brunez ha detto...

Mattei lo adoro, se vuoi vedere un suo film che è veramente divertente sia dal lato trash che dal punto di vista cinematografico vero e proprio ti consiglio Trappola diabolica (aka Strike commando 2), che mischia/plagia saggiamente in un unico film Rambo e Indiana Jones

Roberto Junior Fusco ha detto...

Brunez, Trappola diabolica non lo conosco e mi hai incuriosito.
Ciao e auguri!