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Phantasm III di Don Coscarelli



Terzo capitolo della saga scritta e diretta da Don Coscarelli, decisamente superiore al secondo che vedeva sostituito Michael Baldwin dal più famoso James LeGros (Point Break) per interpretare il personaggio di Mike. È tutto il cast del primo film a ritrovarsi qui. Ritorna infatti, seppur come spirito guida intrappolato in una delle perfide sfere metalliche, anche Jody, il fratello di Mike morto nel primo film, interpretato sempre da Bill Thornbury. Più fantasioso e libero rispetto al secondo episodio, ne riprende la tendenza on the road passando però con maggiore disinvoltura dall'horror all'azione pura, attraverso i tre balordi che intralciano le ricerche di Reggie (Reggie Bannister) per ritrovare Mike, rapito quasi subito dall'uomo alto (Angus Scrimm), prima da vivi e poi da morti simil zombies. Sulle tracce di Mike, Reggie incontra e adotta Tim (Kevin Connors): un ragazzino rimasto, a causa del Tall man, senza famiglia che vive barricato in casa sua e si difende da chiunque tenti di entrarvi con ingegnosi e violenti marchingegni a mo' dei protagonisti di Mamma ho perso l'aereo e Un minuto a mezzanotte. Con loro si unisce una combattiva ragazza di colore, Rocky (Gloria Lynne Henry), originaria come Tim di una cittadina oramai fantasma.


In Phantasm III veniamo a sapere qualcosa in più sui metodi del Tall man per animare le palle metalliche e per rimpicciolire i morti. Ai nani si aggiungono i tre delinquenti zombizzati e usati anch'essi come arma contro il gruppo di buoni. Mike sente sempre più il suo fiato sul collo, la sua voce nella testa che gli consiglia di lasciare perdere la lotta e di passare dall'altra parte, un lato quanto mai oscuro, minaccioso, misterioso, che non ha nulla di affascinante e che sembra davvero inarrestabile ed inevitabile. Morte e abbandono ancora in primo piano.


Ridotti al minimo gli effetti speciali curati ancora una volta da Mark Shostrom.

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