Breaking News

La cosa da un altro mondo di Christian Nyby e/o Howard Hawks

Nello stesso anno del pacifista Ultimatum alla Terra esce anche il suo esatto contrario: La cosa da un altro mondo (The thing from another world) diretto da Christian Nyby e prodotto da Howard Hawks che, come è noto, girò anche parecchie sequenze.

La storia (sceneggiata da Charles Lederer - e da un non accreditato Orson Welles - basandosi sul romanzo di Who goes there? di John Campbell Jr.) narra di un gruppo di uomini i quali nei pressi del Polo Nord (le scene sulla neve furono in realtà girate nel Montana) scoprono che uno strano oggetto è caduto nelle vicinanze. All'inizio sembra un meteorite, ma un analisi più approfondita mette subito in chiaro che si tratta di qualcos'altro. Il comandante Hendry (Kenneth Tobey) dell'aviazione raggiunge il posto insieme allo scienziato Carrington (Robert Cornthwaite) a un giornalista, Scott (Douglas Spencer), e ad altri. Lì trovano sepolta sotto il ghiaccio una astronave aliena giunta lì probabilmente per un incidente (una specie di alettone spunta in superficie), provano a tirarla fuori con della dinamite ma la distruggono. Stanno per andarsene delusi quando un rivelatore comincia a segnalare qualcosa: sepolto sotto il ghiaccio c'è ancora qualcosa, un alieno antropomorfo che il ghiaccio ha ibernato. Il gruppo decide di rompere il ghiaccio intorno all'essere e di portarlo alla base per esaminarlo.
Si organizzano dei turni per sorvegliare il blocco di ghiaccio, durante uno di questi la creatura si libera, chi è di guardia gli spara senza ottenere nulla, l'alieno si allontana nella bufera, viene attaccato dai cani del gruppo ma riesce ugualmente ad allontanarsi a a sparire. Sul luogo insieme ai resti di due cani trovano anche un braccio dell'alieno. Analizzandolo oltre a degli artigli micidiali si scopre una cosa sconcertante: l'essere è più simile ad una pianta che a un animale. Non ha sangue anzi, un po' come la pianta Dyonea che usa un'esca dolciastra per catturare e mangiare piccoli mammiferi, usa il sangue altrui per nutrirsi e autoriprodursi. Fatta questa scoperta il gruppo si accorge che il braccio sta iniziando a muoversi! La creatura riesce ad introdursi nella serra dove grazie al sangue di due poveretti che uccide inizia l'autoriproduzione. Per fermarla seguiranno il suggerimento della dottoressa Nina (Margaret Sheridan) di "cuocerlo" come un qualsiasi legume. Ci riusciranno aiutati da dei cavi elettrici ad alta tensione.




La minaccia ne La cosa da un altro mondo è rappresentata da quanto di più innocuo e apparentemente stupido ci sia: il mondo vegetale. Sul pianeta da cui la creatura proviene, il mondo vegetale ha subito l'evoluzione che sulla Terra è toccata a noi umani. Solo una questione di fortuna quindi ha reso noi intelligenti. La super-carota, come viene battezzata da Scott, al contrario del concetto terrestre di vegetale come di un qualcosa di non vivo (le piante non pensano; una persona che definiamo ridotta a uno stato vegetale vuol dire che non ha più niente di vivo) ha costruito una navicella spaziale che è riuscita a raggiungere il nostro pianeta con lo scopo di usare il sangue degli esseri che vi abitano per moltiplicarsi a dismisura.


Il remake che girerà John Carpenter nel 1982 avrà un altro approccio, più simile a L'invasione degli ultracorpi che all'originale del 1951. Per trovare un alieno o un invasione aliena analoga dobbiamo pensare al film Il giorno dei trifidi di Steve Sekely (1962) o all'episodio di Creepshow (1982) di George Romero che vede protagonista il tonto Jordy Verrill, interpretato da un bravissimo Stephen King.

Film tutto azioni e battute graffianti spesso pronunciate contemporaneamente tant'è che quando si trattò di tradurre il film in italiano, la casa di distribuzione RKO ricevette una lettera di rinuncia da parte della compagnia di doppiatori italiana. Solo dopo gli incoraggiamenti della RKO si riuscì nell'impresa coinvolgendo i migliori traduttori e doppiatori italiani. Il risultato alla fine fu soddisfacente.


La creatura (impersonata da James Arness futuro protagonista di Assalto alla Terra del 1954) nel film si vede poco e quel poco si vede nella quasi totale oscurità e in campo lungo. Solo nella scena in cui l'alieno è dietro una porta si riesce a vederlo bene anche se solo per un attimo. Testa calva, sguardo cattivo, mano (il braccio che i cani gli avevano strappato a morsi è ricresciuto) dotata di unghie resistentissime a metà strada tra la corazza di un coleottero e la spina di una rosa, può ricordare la creatura di Frankenstein. La scelta di farlo vedere poco (la fotografia del film è di Russell Harlan) si attribuisce ad Hawks che conosceva benissimo il pensiero in proposito della RKO già utilizzato per film come Il bacio della pantera di Jacques Tourneur.
Il trucco dell'alieno fu affidato a Lee Greenway. Dovette faticare cinque mesi realizzando diciotto sculture prima che Hawks si ritenesse soddisfatto.


Ottime le musiche di Dimitri Tiomkin che nel remake di Carpenter saranno affidate all'italiano premio oscar alla carriera Ennio Morricone (cosa insolita per Carpenter abituato a scriversi da sé le musiche dei suoi film). Morricone aveva già arrangiato le musiche di Tiomkin del film Un dollaro d'onore per il primo western di Sergio Leone Per un pugno di dollari. In quel caso c'è da dire che il riferimento alle musiche di Tiomkin è evidente mentre nel nostro, visto le differenze con il film originale, decise di prendere una strada decisamente diversa regalandoci una suggestiva musica in molti casi dodecafonica. La colonna sonora che Morricone compose per La cosa sarà omaggiata nel recente The descent di Neil Marshall.




Curiosa e mistica è la scena finale (dove ad interpretare la creatura fu anche l'attore nano Bill Curtis) in cui l'elettricità (dipinta direttamente sulla pellicola come si usava all'epoca) esce dalle braccia e dalla testa della creatura a ricordare quasi un crocifisso.
Questa immagine verrà ripresa da Carpenter, insieme a pochissime altre cose come l'utilizzo dei cani per iniziare a far capire al pubblico qualcosa sulla vera natura dell'alieno. Nel film di Nyby e Hawks c'è un personaggio femminile, Nina, che contribuirà alla vittoria sull'alieno. Nel remake non solo non ci sono personaggi femminili, ma nessuno dei protagonisti sopravviverà alla "cosa".


Scenografie - Albert D'Agostino, John Hughes
Montaggio - Roland Gross
Special Photographic effects - Linwood Dunn
Suono - Phil Brigandi, Clem Portman

1 commento

Anonimo ha detto...

Your blog keeps getting better and better! Your older articles are not as good as newer ones you have a lot more creativity and originality now keep it up!