Se sei vivo spara di Giulio Questi
Giulio Questi realizza con Se sei vivo spara uno dei western italiani più belli e atipici. Violenza e humor nero vanno di pari passo o si alternano per raccontarci una storia piena zeppa di personaggi ipocriti, pazzi, avidi e felici di esserlo che ucciderebbero per un nichelino, figuriamoci per un carico d'oro. E poi primi piani sbilenchi, movimenti di macchina ed inquadrature sporche, un montaggio spesso non convenzionale, contaminazioni horror, fanno di questo film un caso a sé.

Accentuando alcuni aspetti tipici di Sergio Leone, Questi si ingegna, e si diverte, in molti casi a sovvertirli generando nello spettatore sorpresa e sgomento. La morte e le atrocità , già mostrate in primo piano dal maestro romano, vengono qui amplificate. Il messicano interpretato da Tomas Milian è una variante dell'Arlecchino senza padroni, o del pistolero senza nome che passando da una parte all'altra mette tutti contro tutti fino alla resa dei conti finale. Sopravvissuto, per miracolo o per magia, allo sterminio voluto dal suo collega di rapine Oaks (Piero Lulli), torna (quasi da zombie) per vendicarsi e riprendersi quello che gli spetta aiutato nell'impresa dai due indiani responsabili del suo ritorno alla vita. Quelle che si alleano per fronteggiare il prepotente uomo bianco, avido più che mai di potere e denaro, sono due comunità minori stufe di prendere sempre schiaffi e fregature. Non è solo una questione di soldi e vendetta, qui si scatena una lotta sociale che, al passo coi tempi in cui venne girata, anticipa per certi versi il '68.

Gli altri attori - Ray Lovelock, Milo Quesada, Roberto Camardiel, Miguel Serrano, Marilù Tolo, Gene Collins
Fotografia - Franco Delli Colli
Scenografie - Enzo Bulgarelli
Makeup - Enzo Baraldi, Adela Del Pino
Montaggio - Franco Arcalli
Musiche - Ivan Vandor
Assistente alla regia - Gianni Amelio
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