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A che somiglia la vita oggi qui


Ultimamente, da quando qui il 6 aprile è successo quello che è successo, pare di vivere dentro un film di fantascienza: un evento inaspettato, catastrofico, maligno, azzeratore che mette l'uomo al centro non più dell'universo ma di un putrido mare di merda. L'uomo che prima aveva certezze, città e strade sicure adesso vede queste occupate da forze dell'ordine non sempre amiche, non sempre sul posto per proteggere, non sempre disposte al dialogo, in fin dei conti che eseguono solo un ordine, un compito.

Forze dell'ordine pedine che aumentano il caos, il malcontento, il panico, la protesta, la ribellione di normali cittadini che vogliono solo sapere perché, che vogliono solo una spiegazione, una risposta ad un semplice e legittimo quesito. Come nei film di fantascienza anni '50 e '60 le strade diventano deserte e attraversate solo da mezzi pesanti o autorizzati. Nelle zone rosse nessuno si azzarderebbe a girage a piedi o in macchina senza permesso e non solo per la multa o l'arresto, ma perché c'è un reale pericolo per la vita. Oppure, se le strade o gli spazi sono accessibili, si sovraffollano di persone più o meno disperate.


Come in certo filone fantascientifico, la Terra si è divertita ad avvertirci, si è vendicata di qualche torto subito per causa nostra, la madre delle madri ha dato una sculacciata come si deve al suo figlio prediletto (o almeno così ci reputiamo noi nei suoi confronti fino all'evento inaspettato).


Se i vari uragani, nubifragi, terremoti nella storia del cinema erano una risposta ai vari King Kong, mostri della laguna nera, dinosauri uccisi per diletto o per paura, nella realtà la natura ci ha voluto avvisare che costruire dove non si deve è sciocco e pericoloso. Quanto spreco...

Forse sarebbe stato meglio costruire sopra un vecchio cimitero indiano come in Poltergeist di Tobe Hooper.

Sarebbe bello scoprire che questo qui è solo un incubo, o la prima stesura di uno sceneggiatore sadico. Lo scrittore si blocca, si stufa, o si redime, e ci lascia in pace.

5 commenti

Anonimo ha detto...

Deve trovare urgentemente 20 siti in lingua italiana esclusivamente su Sophia Loren, che con la possibilità di conoscere alcuni si prega di inviare il link a tale sieurmurilo@gmail.com

Grazie

Matteo Porretta ha detto...

catastrofi del genere ci ricordano che non siamo nulla e che la terra non è quell'ambiente paradisiaco che spesso viene descritto. la madre che ci nutre con i suoi frutti si rivela in realtà un mondo che procede nella sua vita organica, con le sue attività. L'uomo invece di sfidarla e volerla dominare a tutti i costi, dovrebbe fare qualche rispettoso passo indietro.

Anonimo ha detto...

THEM! funziona la posta ?

Luciano ha detto...

Quando capitano eventi tragici cone un terremoto ci rendiamo conto di quanto sia fragile la nostra sicurezza e quanto siamo solo pedine di un gioco (politico?)che spesso lede gli intressi di persone che invece dovrebbero essere solo aiutate. Tutta la mia solidarietà carissimo amico.

Roberto Junior Fusco ha detto...

Matteo,sono d'accordo con quanto scrivi.
Them!, funziona funziona, sono io che vado a rilento.
Luciano, Grazie per l'appoggio.