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I mostri di Dino Risi

Padri che insegnano ai figli la disonestà. Poveracci che non rinunciano ad andare allo stadio. Mariti cornuti imbambolati davanti alla tv. Chi specula sulla morte della sorella prostituta, o chi addirittura nel buio di una sala cinematografica assistendo alla scena di una fucilazione nazista viene colpito… dal muro, tanto da dire alla moglie: –Ecco il muro della nostra villa lo farei proprio come quello semplice, solo con le tegoline sopra- E poi avvocati bravissimi a screditare i testimoni dell’accusa, accattoni che approfittano delle disgrazie di altri accattoni, chi per festeggiare la sua prima automobile va a puttane, attori cinici che più stronzi non si può, rapitori di vecchiette per soddisfare le volontà di un regista. E ancora e ancora.
Ecco come era vista l’Italia nel 1963 da Dino Risi. Carnefici da una parte e povere vittime dall’altra. Carnefici che passano per vittime e vittime che tutti additano come colpevoli. Un mondo alla rovescia dove farsi fregare è facilissimo, dove l’equivoco si incontra facilmente, un Paese dove chiunque ti può pugnalare alle spalle.
I mostri è un campionario di bassezze umane, ancora oggi attualissimo, scritto dal meglio del nostro cinema dell’epoca.
Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman al massimo della loro forma, Lando Buzzanca nel ruolo di un marito cornuto, il mitico Mario Brega in quelli di un procuratore di pugili, Marisa Merlini nella parte della moglie umiliata in tribunale.
Un'altra vetta del nostro cinema.



Soggetto e sceneggiatura – Age, Scarpelli, Ettore Scola, Elio Petri, Dino Risi, Ruggero Maccari
Fotografia – Alfio Contini
Scenografie e costumi – Ugo Pericoli
Arredamenti – Arrigo Breschi
Musiche – Armando Trovaioli
Montaggio – Maurizio Lucidi
Frasi celebri:

-Non bisogna mai dire di sì, sempre di no. Con i no ti spicci con i sì ti impicci-
-Meglio un bel processo che un bel funerale-
-Adesso non si chiama neanche più parlamento, si chiama pappamento-

5 commenti

Anonimo ha detto...

Straordinario film, come spesso accadeva per le pellicole dirette da Risi, di cui purtroppo sta per uscire un remake contemporaneo.
Sinceramente già tremo al solo pensiero.

Roberto Junior Fusco ha detto...

Caro mio a chi lo dici... spero che per qualche cosa di sovrumano le copie spariscano insieme ai negativi.

Luciano ha detto...

Dici bene, una vetta del nostro cinema. Un cult, una comemdia come non se ne fanno più. Ineguagliabile.

Anonimo ha detto...

Sono colpevole di non averlo visto fino a qualche mese fa, quando se ne è andato Risi. Poi me ne sono innamorato...
Il link al questionario più recente del Torneo dei film:
http://spreadsheets.google.com/viewform?hl=it&formkey=cDhtazMwUm1KaUEwQXhYQXoyWl9nRlE6MA..

Roberto Junior Fusco ha detto...

Luciano, eravamo fortissimi.
Gegio, adesso lo hai visto, questo è l'importante.