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La 13ma vergine di Harald Reinl

Mura fatiscenti, discendenze maledette e discendenti maledettamente somiglianti, scienziati pazzi, morti che ritornano, camere delle torture, trabocchetti, maledizioni e superstizioni, nebbia, strane presenze, sinistri figuri. Ci sono, e ben miscelati, tutti i temi tipici del periodo gotico ne La tredicesima vergine, pellicola della Germania Ovest del 1967 girata da Harald Reinl con attori del posto fatta eccezione per un fantastico Christopher Lee che qui ha il ruolo, chiaramente, del cattivo uomo di scienza uscito di senno.

Il Conte Regula viene giustiziato con il sistema dello squartamento mediante quattro cavalli per aver ucciso 12 fanciulle vergini nel suo castello di Andomai.
35 anni dopo, l’avvocato forte e coraggioso Roger Mont Elise (Lex Barker) e la bella baronessa Lilian von Brabant (Karin Dor) vengono convocati nel castello di Andomai dal Conte Regula che i due non sanno chi sia né tanto meno che è morto 35 anni prima. Il primo accetta l’invito per avere finalmente notizie sulla sua vera famiglia (Mont Elise è un orfano), la seconda per una eredità che dovrebbe ricevere. Con loro si trova uno strano prete (Vladimir Medar) che gira armato e beve.
Lungo il tragitto il loro cocchiere muore d’infarto per i troppi spaventi. Durante la confusione che ne genera un uomo dall’aspetto bianchiccio ruba la redini della carrozza con dentro Lilian e la sua domestica Babette (Cristiane Rücker). Roger e il prete tentano di raggiungere il loro mezzo di trasporto, avendo capito dal rumore che si è fermato poco dopo, e finiscono così in un vecchio cimitero dove trovano la tomba di Regula. La lapide si apre e mostra un passaggio segreto, i due vi entrano e capiscono subito dopo di essere finiti, in quel che resta del castello di Andomai, in una trappola escogitata dal Conte Regula (Christopher Lee) con la complicità del fido maggiordomo Anathol (Carl Lange). Roger scopre di essere il figlio del giudice che condannò Regula, Lilian, che inizialmente viene drogata, scopre di essere invece la figlia della tredicesima vergine predestinata. Il falso prete Fabian spara ad Anathol per salvare Babette dalle sue grinfie scoprendo così la sua immortalità grazie al verde elisir ricavato dalle prime dodici vergini che gli scorre nelle vene. Roger viene sottoposto alla tortura del pendolo, Lilian è La tredicesima vergine predestinata, Babette deve essere eliminata in quanto serva, Fabian sarà il personaggio risolutore per via di un oggetto che ha con sé.

Oltre i temi già citati a questo punto è d’obbligo citare alcuni autori come Edgar Allan Poe, Roger Corman e Mario Bava; in qualche modo i classici horror della Universal anni ’30, ma anche temi paranoici sfruttati di più dalla fantascienza che dall’horror come quello che vede i protagonisti sotto l’osservazione di individui che di umano hanno ben poco. Ma anche apparizioni/sparizioni come nel cinema a trucchi di Georges Méliès, insetti e altri animali da ribrezzo che camminano sul corpo della solita sfortunata, effetti stop motion. Tutto questo campionario, ripetiamolo, è ben miscelato grazie soprattutto alla buona sceneggiatura di Manfred R. Köhler. Suggestivi sono poi alcuni momenti del film come quando i protagonisti attraversano una serie di muri fatti di teschi, o inavvertitamente attivano l’ennesima trappola che blocca l’unica via d’uscita.

Nel DVD, uscito grazie alla Sinister Film, ci sono parecchi extra interessanti:
-Christopher Lee che legge Il pozzo e il pendolo di Edgar Allan Poe
-Christopher Lee che, supponiamo ospite di qualche festival, parla di alcuni episodi divertenti che gli sono capitati nel corso della sua vita, del suo rapporto con gli altri attori horror dell’epoca come Vincent Price e soprattutto Peter Cushing, della sua partecipazione al Saturday Night Live, e tante altre cose. Questo dura una mezz’oretta.
-Un making of breve
-Luigi Cozzi che parla di Christopher Lee.
-Le solite fotogallery e trailer originale.

Per maggiori dettagli ecco il link al sito della Sinister Film:
http://www.sinisterfilm.net/

Fotografia – Ernst W. Kalinke, Dieter Liphardt
Scenografie – Will Achtmann, Gabriel Pellon
Arredatore – Gabriel Pellon
Costumi – Irms Pauli
Trucco – Erich L. Schunckel
Effetti speciali – Erwin Lange, Theo Nischwitz
Montaggio – Hermann Haller
Musiche – Peter Thomas

4 commenti

Zonekiller ha detto...

Uahu! questo mi manca proprio...ne ho sempre letto, ma non l'ho mai incrociato neanche in altre lingue...del regista Reinl ho "The Strangler of Blackmoor Castle", ma "la tredicesima vergine" è veramente una chicca imperdibile.
Grazie

Luciano ha detto...

Interessante. Spero di trovare il DVD.

Salvatore Floris ha detto...

Adoro questo tipo di pellicole. Da quello che ho letto dovrebbe somigliare ai migliori lavori di Corman sui racconti di Poe. Me lo procuro immediatamente!

Roberto Junior Fusco ha detto...

Zonekiller, il film che citi tu The stangler of Blackmoor Castle mi manca. Questo La 13ma vergine effettivamente è fatto piuttosto bene, anche se in giro ho letto giudizi negativi sull'interpretazione di Lee. Tutte cazzate secondo me...
Luciano, te lo consiglio. Ci sono tutti gli ingredienti del cinema horror dell'epoca. Il DVD non costa neanche così tanto.
Salvatore, non solo Corman, ma anche un po' di Bava, di Universal anni '30. Insomma di tutto e di più e in maniera molto omogenea. Vedilo e dimmi che ne pensi.