Notti di terrore (o La notte dei pipistrelli) di Jean Yarbrough
Uno scienziato pazzo che vuole farsi giustizia da sé uccidendo i componenti della famiglia Heath ai vertici di una ditta di cosmetici che da anni lo sfrutta, due bellezze in pericolo e un’indagine - che poco a poco porterà alla verità - da parte del solito coraggioso e intelligente giornalista assistito da un collega fotografo.
Il Dottor Paul Carruthers è, come Caligari, animato dalla voglia di vendetta; non è mosso dal desiderio di rendere il mondo migliore o da manie di grandezza anche se realizza, come Frankenstein, mostri giganti.
Ad interpretare questo costruttore di pipistrelli vampiri enormi, attratti dal profumo del dopo barba che le vittime si cospargono ignare sul collo, niente di meno che Bela Lugosi. A scriverlo John T. Neville da una storia di George Bricker. Dirige Jean Yarbrough (1900-1975) divenuto famoso, dopo, per i suoi film con la coppia Gianni e Pinotto (Gianni e Pinotto al Polo Nord, Gianni e Pinotto tra le educande) e infatti neanche questo film è esente dall’ironia, soprattutto grazie al personaggio del fotografo dalla lingua lunga e innamorato della domestica francese della famiglia Heath. Lugosi, mostra tutto il suo repertorio di facce e interpreta un personaggio in fin dei conti non così dissimile dal suo celebre Dracula: un distinto signore dalle intenzioni diaboliche. Lo spettatore sa dei suoi propositi dall’inizio da quando una didascalia spiega per sommi capi, ma sufficienti, i suoi traffici oscuri:
Tutta Heatville amava Paolo Carruthers, il buon medico, ma nessuno sospettava che nel suo laboratorio privato, prospiciente alla magnifica tenuta di Martin Heath, il dottore si dedicasse ad alcuni terribili, diabolici esperimenti.
Quindi tutto fin dall’inizio è chiaro. L’indagine della polizia, del giornalista e del fotografo sono vissute dallo spettatore con apprensione per via della regola Hitchockiana noi sappiamo mentre i protagonisti no. Certo tra i due registi ci passano un mondo di differenze, Alfred Hitchcock per esempio non sarebbe ricorso ad una didascalia per spiegare qualche cosa. Ciò non toglie che grazie a questo stratagemma drammaturgico i primi piani di Lugosi mentre la vittima si profuma e la sua frase successiva “Addio” creano una certa inquietudine.
Notti di terrore (The devil bat), conosciuto in Italia anche con i titoli La notte dei pipistrelli e Minaccia occulta è un filmetto dagli aspetti, forse al giorno d’oggi, noiosi o peggio risibili ma anche di contaminazioni interessanti: principalmente è thriller-horror con sfumature fantascientifiche e da commedia. Prodotto dalla PRC (Producers Releasing Corporation) in fretta e in furia in 16mm (basti notare che - nella versione italiana - le inquadrature che compongono le sequenze di Lugosi mentre anima i pipistrelli sono sempre le stesse: lui che si tocca il mento di profilo, o che sorride in primo piano illuminato a tratti dai bagliori dei macchinari, stesso discorso per quanto riguarda le riprese notturne in automobile) e dalla durata di poco superiore all’ora, la pellicola ha ottenuto un successo tale che qualche anno dopo ecco immancabile una specie di sequel, Devil bat’s daughter (1946).
Insomma, da vedere solo se non si può vivere senza Bela Lugosi.
A questo indirizzo si può acquistare il DVD d’importazione e anche la maglietta:
http://www.cutlers.com/page26.html
Il Dottor Paul Carruthers è, come Caligari, animato dalla voglia di vendetta; non è mosso dal desiderio di rendere il mondo migliore o da manie di grandezza anche se realizza, come Frankenstein, mostri giganti.
Ad interpretare questo costruttore di pipistrelli vampiri enormi, attratti dal profumo del dopo barba che le vittime si cospargono ignare sul collo, niente di meno che Bela Lugosi. A scriverlo John T. Neville da una storia di George Bricker. Dirige Jean Yarbrough (1900-1975) divenuto famoso, dopo, per i suoi film con la coppia Gianni e Pinotto (Gianni e Pinotto al Polo Nord, Gianni e Pinotto tra le educande) e infatti neanche questo film è esente dall’ironia, soprattutto grazie al personaggio del fotografo dalla lingua lunga e innamorato della domestica francese della famiglia Heath. Lugosi, mostra tutto il suo repertorio di facce e interpreta un personaggio in fin dei conti non così dissimile dal suo celebre Dracula: un distinto signore dalle intenzioni diaboliche. Lo spettatore sa dei suoi propositi dall’inizio da quando una didascalia spiega per sommi capi, ma sufficienti, i suoi traffici oscuri:
Tutta Heatville amava Paolo Carruthers, il buon medico, ma nessuno sospettava che nel suo laboratorio privato, prospiciente alla magnifica tenuta di Martin Heath, il dottore si dedicasse ad alcuni terribili, diabolici esperimenti.
Quindi tutto fin dall’inizio è chiaro. L’indagine della polizia, del giornalista e del fotografo sono vissute dallo spettatore con apprensione per via della regola Hitchockiana noi sappiamo mentre i protagonisti no. Certo tra i due registi ci passano un mondo di differenze, Alfred Hitchcock per esempio non sarebbe ricorso ad una didascalia per spiegare qualche cosa. Ciò non toglie che grazie a questo stratagemma drammaturgico i primi piani di Lugosi mentre la vittima si profuma e la sua frase successiva “Addio” creano una certa inquietudine.
Notti di terrore (The devil bat), conosciuto in Italia anche con i titoli La notte dei pipistrelli e Minaccia occulta è un filmetto dagli aspetti, forse al giorno d’oggi, noiosi o peggio risibili ma anche di contaminazioni interessanti: principalmente è thriller-horror con sfumature fantascientifiche e da commedia. Prodotto dalla PRC (Producers Releasing Corporation) in fretta e in furia in 16mm (basti notare che - nella versione italiana - le inquadrature che compongono le sequenze di Lugosi mentre anima i pipistrelli sono sempre le stesse: lui che si tocca il mento di profilo, o che sorride in primo piano illuminato a tratti dai bagliori dei macchinari, stesso discorso per quanto riguarda le riprese notturne in automobile) e dalla durata di poco superiore all’ora, la pellicola ha ottenuto un successo tale che qualche anno dopo ecco immancabile una specie di sequel, Devil bat’s daughter (1946).
Insomma, da vedere solo se non si può vivere senza Bela Lugosi.
A questo indirizzo si può acquistare il DVD d’importazione e anche la maglietta:
http://www.cutlers.com/page26.html
Il DVD italiano è curato dalla20th Century Fox Home Entertainment.
2 commenti
M'incuriosisce. Devo recuperarlo assolutamente!
Devi proprio? Se l'autolesionismo ti piace accomodati pure. ^_^
Scherzo, non è poi così malvagio, ho segnalato e segnalerò film peggiori.
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