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Radio America di Robert Altman

Radio America (che nell’originale si chiama A Prairie Home Companion) l'ultimo film del compianto Robert Altman è semplicemente meraviglioso. Uno dei film migliori visti l'anno scorso a cinema, a mio avviso. Un inizio a dir poco geniale con la musica hard boiled che introduce l'investigatore privato un po' tonto interpretato da un Kevin Kleine in formissima (ricorda vagamente il personaggio da lui interpretato nel cult Un pesce di nome Wanda). Nel film si parla di un programma radiofonico di musica country giunto alla sua ultimissima puntata e di come i vari artisti che vi partecipano reagiscono alla cosa. Ci sono i due cantanti sboccati, Lefty e Dusty (rispettivamente interpretati da John C. Reilly e Woody Harrelson), che se ne fragano della censura e che il programma sta chiudendo, il conduttore che è innamorato ancora della cantante di punta interpretata da una grandissima (come sempre) Meryl Streep. Il cinico riccone che ha rivelato la radio (Tommy Lee Jones). E un personaggio misterioso, un angelo donna (Virginia Madsen) che si trova lì per dei motivi che è inutile anticipare. Se non lo avete visto e ne avete la possibilità vedetelo. Che si sappia che gli attori cantano con le loro voci. Che è un film con mille sfaccettature alcune divertenti altre decisamente tristi. Su tutto c'è lo sguardo cinico, distaccato e divertito dell’ottantaduenne Altman e la spladida fotografia di Edward Lachman. Il caposcuola dei registi corali moderni che, a meno che non ho avuto un'allucinazione, ringrazia Paul Thomas Anderson nei titoli finali del film, ma a cui non è piaciuto Crash: contatto fisico di Paul Haggis. Sui contenuti non voglio dire niente, perché si parla di troppe cose, si parla di licenziamenti, di amore, di morte, di prepotenti, di cretini e via dicendo, ognuno può aggiungere quello che vuole, perché la pellicola è una vera e propria rappresentazione metaforica della vita. È un gran film, quanto basta per vederlo.

7 commenti

Luciano ha detto...

Questo purtroppo l'ho perso. Devo recuperarlo ad ogni costo.

M.S. ha detto...

ndo radio america! se ti va vieni a leggere la mia recensione su settimaarte.
ciau

Anonimo ha detto...

ricordo che mi era piaciuto tantissimo..
ma dovrei rivederlo!
ciao

Weltall ha detto...

Film veramente meraviglioso, perfetto in ogni suo aspetto!
L'ho rivisto poco tempo fa in lingua originale e mi è piaciuto ancora di più ^___*

Gianlu. ha detto...

Concordo pienamente sul fatto che sia un film stupendo..
l'ho visto più di un anno fa ed è in lista tra "i dvd da ricercare", proprio perchè voglio assaporarlo in versione originale.

Nei 5 anni prima della sua morte, Altman ha firmato due intensi capolavori di purezza cinematografica, "Gosford Park", 2001, e questo da te recensito.
Tra alti e bassi della sua carriera dietro alla camera, il regista sembrava essere arrivato ad una sorta di perfezione narrativa, aggiustando certi elementi che in alcune produzioni mancavano!

Bello, intenso e un po' magico.

Gianlu. ha detto...

Ti ho aggiunto ai miei link!


a presto!

FiliÞþØ ha detto...

"semplicemente meraviglioso"
Concordo pienamente...