Céline e i senza sonno
Non credete mai a prima vista all'infelicità degli uomini. Chiedetegli se riescono ancora a dormire...Se sì, va tutto bene. Basta quello.
Non mi sarebbe più capitato a me di dormire profondamente. Avevo perso come l'abitudine di quell'abbandono, quello che bisogna proprio avere, davvero incommensurabile per addormentarsi completamente in mezzo agli uomini. Mi ci sarebbe voluta almeno una malattia, una febbre, una catastrofe precisa perché potessi ritrovarla un po' questa indifferenza e neutralizzare l'inquietudine che avevo e ritrovare la stolida e divina tranquillità.
(Louis-Ferdinand Céline, Viaggio al termine della notte tradizione di Ernesto Ferrero per La repubblica)
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Da sopra a sotto: Christian Bale in L'uomo senza sonno (El maquinista) di Brad Anderson, 2004; Gabriel Byrne in Crocevia della morte (Miller's crossing) di Joel e Ethan Coen, 1990; Edward Norton in Fight Club (id.) di David Fincher, 1999.
6 commenti
mmmh....
non son mica convinta....
Alicesue cosa non ti convince? La frase di Céline? L'accostamento con L'uomo senza sonno?
Mario, anche tu con il tuo mmmm non sei convinto?
no, non sono convinto della frase. a volte si dorme per evitare di stare svegli quando si ha un malessere. le alzate depressive a mezzogiorno penso siano capitate a tutti..
no, è che io dormo tantissimo e spesso anche bene.
ma questo significa poco....
Beato chi dorme perché non ha pensieri, o chi riesce a dormire nonostante quelli.
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