Il serpente alato di Larry Cohen
Un mostro alato ed enorme compare a New York uccidendo chiunque gli capiti a tiro. Mentre la polizia brancola nel buio, all'inizio chiedendosi se si tratti di allucinazioni collettive, isterismo di massa e cose del genere, il delinquente non più giovanissimo Jimmy Quinn (Michael Moriarty) scopre il nido del mostro in cima al Chrysler Building. Per il poveraccio si affaccia una possibilità più unica che rara: utilizzerà il suo segreto per riscattarsi, anche vigliaccamente, dai calci in bocca presi dalla vita. Il serpente alato passa decisamente in secondo piano e diventa così uno strumento non tanto del fanatico sacerdote azteco che squoia per lui persone volontarie quanto piuttosto di Jimmy e dei suoi rancori. Un mostro che se ne approfitta di un altro.
Dirige questo piccolo classico (Q il titolo originale) Larry Cohen, il regista di cult come Baby Killer (e i suoi due seguiti) e The Stuff. Alla creazione del mostro alato, che, intelligentemente, si vede tutto sommato poco durante il film, e degli effetti visivi contribuiscono due maestri indiscussi Randall William Cook e il compianto David Allen. Nel ruolo del poliziotto buono Sheppard c'è David Carradine.
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