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Giorni e nuvole di Silvio Soldini

Michele ed Elsa si ritrovano dall'oggi al domani con la vita sconvolta.
Lei (Margherita Buy) fresca di laurea, nonostante una certa età, in storia dell'arte medievale viene a sapere dal marito che da due mesi questi non ha più un lavoro. I suoi due colleghi lo hanno fatto fuori dal consiglio di amministrazione dell'azienda nautica che hanno fondato insieme. Ma niente è perduto, in questi casi non si ci deve far prendere dallo sconforto. Elsa, che si presume si sia occupata fino ad allora della casa, è sconvolta eppure si rimbocca le maniche e inizia a cercare qualche lavoretto. Michele (Antonio Albanese) manda il curriculum in giro ma non trova niente adatto alle sue caratteristiche. Cercano di vendere la casa per racimolare qualche soldo, non dicono niente agli amici e alla figlia Alice (Alba Rohrwacher. 4-4-2 Il gioco più bello del mondo) proprietaria di un locale notturno e convivente con il fidanzato (Fabio Troiano. Dopo Mezzanotte, Il giorno più bello), e dopo molti tentativi trovano lavoro lui come pony express lei in un call center.
Nella storia di questa famiglia che all'improvviso si vede l'esistenza-sopravvivenza in pericolo il regista Silvio Soldini (insieme agli altri sceneggiatori Doriana Leondeff, Francesco Piccolo, Federica Pontremoli) lascia molti spiragli di luce che si aprono e si chiudono ogni volta che la situazione sembra precipitare o migliorare. È chiaro che al centro di tutto ci sono due fuochi inseparabili: il lavoro e la famiglia.
Dopo essersi trasferiti in una casa più piccola, Elsa continua a frequentare (gratuitamente, per passione dell'arte) i lavori inerenti il ritrovamento di un affresco finché non capisce che gli svaghi e le passioni devono essere messi da parte. Abbandonato il restauro del dipinto trova lavoro come segretaria e da subito riceve le avance del capo. Michele, sempre meno ottimista, inizia a fare qualche lavoretto come muratore, prima insieme a due ex suoi dipendenti poi da solo, ma si rende conto che non è capace.
La loro relazione inizia a sgretolarsi. Le discussioni vengono fatte a voce sempre più alta mentre le mani stanno sempre meno al loro posto. La figlia Alice si sente maltrattata dal padre che diventa ogni giorno sempre più intrattabile e depresso. Eppure dicevamo gli spiragli si aprono nei momenti peggiori e si chiudono quando qualcosa sembra andare finalmente per il verso giusto. Per esempio in uno dei momenti di massima crisi della coppia sarà proprio la figlia Alice e il suo convivente a dare una mano a Michele il quale non aveva mai potuto sopportare il ragazzo della figlia per puro pregiudizio. -Ti porta il cornetto tutte le mattine? È gentile- ammette alla fine.
Anche in questo film Silvio Soldini continua ad affrontare i temi a lui più cari: il mal di vivere, le insoddisfazioni della vita, la quotidianità con le sue sfumature nel paese Italia.
Giorni e nuvole affronta la necessità che abbiamo di confrontarci continuamente, ci vuole ricordare che soprattutto in tempi difficili e pieni di caos è necessario venirsi incontro per superare meglio e prima l'insormontabile ostacolo. A volte basta pochissimo, basta incontrare l'amica (Carla Signoris) che ci abbraccia solidale fuori dal nuovo e segreto posto di lavoro per spazzare via un po' di nuvole. Una via d'uscita c'è basta volerla trovare. La parola chiave è comunque l'amore. L'amore per/dell'amica/o ma soprattutto l'amore e l'attaccamento alla famiglia, l'amore e i sentimenti per e dei figli e per l'altra metà.

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